a cura di Anima Veneta
Molti storceranno il naso a vedere questo piatto (sicuramente non l’hanno mai assaggiato…) ma si tratta di uno dei piatti tra i più poveri della cucina veneta, nato da chi ha fatto di necessità virtù ovvero chi ha sofferto la fame durante la propria vita.
Come era ovvio allora (e per nulla scontato oggi…) non si buttava nulla!!!
Le zampe di gallina bollite sono un piatto molto gustoso e preparato anche in altre parti del mondo nelle sue innumerevoli varietà: fatto di tendini e pelle e poco muscolo, seppur non faccia parte della parte nobile dell’animale, pochi sanno che il suo segreto è la cartilagine che regala il sapore e la consistenza gelatinosa.
Fondamentale per la preparazione è la pulizia: tra penne, pelle dura e piume e da togliere è il lavoro più gravoso (con finale passata sopra il fornello acceso…) mentre per tagliare le unghie sarà un gioco da ragazzi avendo l’accortezza di lavarle in acqua salata soprattutto fra le dita per rimuovere terriccio, sporco ed altre sorte di escrementi togliendo la pelle giallastra e squamosa.
RICETTA
-6 zampe di gallina
-4 punte delle ali
-1 collo di gallina con testa
-1 sedano
-½ cipolla
-2 carote
-acqua
-sale qb
(1 dado se volete)
Aggiungere tutti gli ingredienti in una pentola piena d’acqua fredda: serviranno circa due ore affinché la cottura risulti sufficiente.
Ricordatevi che con il brodo che avrete ottenuto, potrete servire un ottimo consommè accompagnato da bignè fatti insaporire in olio e rosmarino ricordando che è un toccasana per le malattie influenzali viste le sue proprietà antinfiammatorie.
PS: Da mangiare con le mani
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