“La notizia della chiusura del Centro Antiviolenza di Cogollo del Cengio rappresenta una sconfitta per tutti coloro che sono impegnati e lavorano per la tutela delle donne, vittime di un fenomeno in drammatica escalation. Ed è la spia di quanto da tempo denunciamo: in assenza di un intervento tempestivo anche della Regione, la rete delle strutture che si occupano di questo ambito rischia uno smantellamento pericoloso”. A dirlo la Consigliera regionale del PD Veneto, Chiara Luisetto.
“Proprio in questi giorni si sta giocando il destino di una miriade di associazioni e strutture impegnate nella lotta alla violenza sulle donne e per la loro protezione. Incombono infatti gli effetti dell’intesa Stato-Regioni che introduce una serie di nuovi criteri necessari per l’accesso ai finanziamenti. Attualmente, circa la metà delle strutture si ritrova a rischio chiusura proprio per l’impossibilità di adempiere a questi criteri. L’intesa entrerà in vigore a marzo 2024, ma è indispensabile dare fin da subito risposte chiare alle realtà che gestiscono i Centri Antiviolenza, gli Sportelli e le Case Rifugio, alle prese con bandi alle porte cui non sanno se partecipare”.
“Nell’ultima seduta del Consiglio regionale – conclude Luisetto – come gruppo PD abbiamo fatto approvare una nostra mozione che impegna la Giunta in questa direzione. L’assessore al Sociale, Lanzarin, ha dichiarato che la Regione sta lavorando per evitare chiusure. Ma da Cogollo arriva un segnale in senso contrario. Proseguirà il nostro pressing affinché alle parole seguano i fatti, compresa l’auspicata riapertura di questo importante presidio”.