Non un “porte aperte”, ma quasi: per l’intera giornata di oggi l’Unità Operativa Complessa di Ortopedia e Traumatologia dell’ospedale di Santorso ha attivato in contemporanea 9 ambulatori che hanno consentito di eseguire oltre 300 visite ortopediche, riducendo così le liste di attesa per quanto riguarda le prime visite con classe di priorità D (entro 30 giorni) e P (entro 90 giorni).
Il tutto grazie allo sforzo congiunto di 9 medici, 5 infermieri, nonché del personale di supporto amministrativo e CUP, che hanno lavorato ininterrottamente dalle 9.00 alle 13.00 e dalle 14.00 alle 17-00.
“L’idea – spiega Andrea Micaglio, direttore dell’U.O.C Ortopedia e Traumatologia dell’ospedale di Santorso – è nata cercando un modo per diminuire la lista di attesa di visita ortopedica che fosse anche stimolante e coinvolgente per tutto lo staff: in questo modo, infatti, la giornata è stata anche un’occasione per affrontare la questione con un’iniziativa condivisa, perché naturalmente la riduzione delle liste di attesa è un obiettivo che sentiamo tutti come prioritario. Ma anche un momento per fare gruppo, tanto è vero che a fine giornata andremo tutti insieme a cena fuori”.
Il tutto con il supporto organizzativo della segreteria del Dipartimento di Chirurgia, che nei giorni scorsi aveva provveduto a contattare direttamente i pazienti che risultavano in attesa, spiegando l’iniziativa e proponendo la data di oggi. Un’attività che ha consentito anche di “pulire” le liste di attesa: “C’erano pazienti con impegnative multiple sempre per una prestazione ortopedica, che magari erano già stati visti ma risultavano ancora nel sistema – spiega ancora il dott. Micaglio -. Dopo la giornata di oggi restano in attesa di visita ortopedica circa 700 pazienti, contro i 1.200 che risultavano in precedenza. Visto il successo dell’iniziativa di oggi contiamo di azzerare le liste d’attesa entro fine anno. In accordo con la Direzione abbiamo già in programma altre due giornate analoghe entro la fine dell’anno”.
Un format innovativo che l’ULSS 7 Pedemontana è intenzionata a ripetere, come spiega il Direttore Generale Carlo Bramezza: “L’apertura di sabato per ridurre le liste di attesa non è un novità assoluta, ma credo che nessun reparto prima d’ora, in nessun ospedale, avesse mai fatto un’apertura così estesa durante il fine settimana. Va quindi riconosciuto al Micaglio il merito di questa proposta innovativa, così come l’impegno e la disponibilità di tutta l’equipe medica e infermieristica dell’Ortopedia di Santorso. Il risultato che è stato possibile raggiungere, in termini di riduzione delle liste di attesa, in una sola giornata, è straordinario. Per questo motivo, grazie anche alle risorse finanziarie aggiuntive che la Regione Veneto ci ha messo a disposizione finalizzate proprio alla riduzione delle liste di attesa, credo che questa esperienza positiva possa diventare un vero e proprio modello: come Direzione stiamo studiando un calendario di aperture settimanali, con le medesime modalità, coinvolgendo a turno vari reparti negli ospedali di Bassano e Santorso. Spesso di fronte alla lamentela, anche comprensibile, di un ritardo nell’erogazione di una visita o di un esame rispondiamo che stiamo producendo il massimo sforzo per risolvere il problema: l’iniziativa di oggi in Ortopedia di Santorso dimostra che non sono solo parole, ma fatti concreti”.
L’Azienda è infatti impegnata dalla fine del mese di maggio in un programma di recupero delle prestazioni in galleggiamento, in linea con le direttive regionali definite dalla cabina di regia regionale sulle liste di attesa presieduta dal Direttore Generale della Regione Veneto.
Obiettivo prioritario, entro l’anno, è il recupero delle classi D fluttuanti, relative alle 69 prestazioni traccianti definite dal piano nazionale delle liste di attesa. “Dalla data di partenza del piano operativo di recupero – spiega ancora Bramezza -, abbiamo recuperato circa 5.000 prestazioni traccianti in classe D. Allo stesso modo prioritario per l’Azienda è dare risposta nei tempi alle richieste con priorità B, altro obiettivo strategico”.
Le azioni messe in campo sono molteplici, come spiega il dott. Antonio Di Caprio, Direttore Sanitario dell’ULSS 7 Pedemontana: “Sicuramente il dialogo intrapreso con i medici di medicina generale ha una rilevanza strategica nella definizione di percorsi appropriati ed integrati con l’ospedale, così come si sta lavorando sugli specialisti ospedalieri e sui SAI affinchè implementino la presa in carico per una migliore gestione delle visite di controllo. Un fenomeno evidente, emerso dopo l’epidemia Covid, è un aumento delle prescrizioni di visita ambulatoriale ed il lavoro sul loro contenimento rappresenta la vera sfida. Nei primi 8 mesi di quest’anno abbiamo registrato un incremento del 7% nelle prescrizioni rispetto allo stesso periodo del 2022, corrispondente a 37.837 impegnative in più, di cui 20.397 con priorità. Non mancano ovviamente delle criticità, soprattutto in alcune branche per carenza di specialisti, come ad esempio la dermatologia o la chirurgia vascolare. Ma l’impegno e lo sforzo di tutta l’Azienda è mirato all’obiettivo di migliorare i tempi di attesa delle prestazione ambulatoriali e dare migliori risposte ai nostri cittadini”.