Crescere anno dopo anno verso un calcio di qualità, cercando nuovi stimoli nelle società più grandi per raggiungere i loro livelli oltre a formare nuovi talenti e futuri uomini. Questi gli obiettivi del Thiene Calcio 1908 che domenica 3 settembre, durante la Festa dello Sport, sono stati indicati dal presidente Gianlugi Casalini e il responsabile settore giovanile scolastico del Thiene Carlo Pasin, in rappresentanza di tutta la società, come basi di una gruppo che cresce a vista d’occhio. Tante conquiste raggiunte e tanta voglia di superarsi consci, anche se con umiltà, di avere tutte le carte in regola per arrivare ancora più in alto. Una lunga intervista, disponibile anche nel video alla fine di questo articolo, che ha snocciolato intenzioni future, soddisfazioni e traguardi raggiunti. Primo fra tutti è stato ricordato il raggiungimento del Campionato, ovvero l’incoronamento del Thiene Calcio come Campioni Provinciali con la categoria allievi. Altro obbiettivo spuntato è stato l’aver ottenuto l’accesso alla Scuola Calcio Elìte, massimo riconoscimento che la federazione può concedere, passando quindi da scuola calcio riconosciuta all’entrare come elìte per la prima volta. Un grande traguardo considerando che in Veneto sono presenti circa 80 società, una decina per provincia accompagnate da società professionistiche. “La stagione scorsa si è conclusa in modo eccezionale. – ha commentato Carlo Pasin – A fine anno, a maggio, abbiamo ottenuto questa importante qualifica, obbiettivo che ci eravamo posti e che abbiamo centrato in pieno come gli altri raggiunti. Questo non può che renderci fieri. I bambini presenti hanno fatto un’annata importante con tante partite e tanti tornei, con diverse vittorie. Entrare nell’elìte mi rende particolarmente orgoglioso, un lavoro importante da parte dei ragazzi ma anche dei tecnici e i genitori sempre presenti. Un ringraziamento va ai ragazzi dell’agonistica che dopo circa 20 anni hanno riportato in città il trofeo, allo stesso modo la categoria giovanissimi ha vinto l’ambito trofeo Città di Vicenza in finale ai calci di rigore, emozione particolarmente importante”. “I soci sono soddisfattissimi. – ha aggiunto Gianlugi Casalini – Il lavoro che sta svolgendo Carlo insieme ai suoi allenatori e le agonistiche sono per noi il fiore all’occhiello. C’è anche la prima squadra che lo scorso anno ha avuto dei momenti buoni e meno buoni, però le soddisfazioni che ci hanno dato i piccoli sono davvero grandi. Come società stiamo cercando di fare un po’ di tutto. L’anno scorso abbiamo fatto alcune cose, quest’anno cose ancora più grandi.” Casalini poi prosegue ringraziando il Sindaco di Thiene Giampi Michelusi, l’assessore allo Sport e a famiglia Munaretto per aver concesso loro la possibilità di allenarsi al Nuovo Parco Sud: “Per noi è una cosa molto bella e importante perché i campi sono una parte fondamentale per la gestione del calcio e questo ci permetterà di fare un’altra stagione importante”. Assente perché impegnato in una partita, il mister Munaretto che porta comunque i suoi saluti ai ragazzi. Pasin ha voluto poi sottolineare l’importanza di abbinare seguendo una linea di continuità il settore giovanile con quello della prima squadra, ribadendo che l’obiettivo non sarebbe di base quello di alzare un trofeo o vincere coppe, ma di formare giocatori, uomini ma soprattutto persone di un certo spessore morale che poi diventeranno i futuri giocatori del Thiene. “Quando vedete i giocatori dagli spalti o fate i raccattapalle sognando di diventare quello che magari loro da piccoli sognavano a loro volta, ricordate che non è detto che tra qualche anno non possiate essere voi a calcare il campo da gioco la domenica pomeriggio, rappresentando la vostra città e i nostri colori, nella prima squadra. Vogliamo continuare a crescere con filosofia sportiva, competenze e capacità mantenendo l’intenzione di rappresentare la propria città e colori”. Parlando poi di fair play, la discussione si è arricchita di contenuti interessanti, ricordando che il calcio porta esempi di vita, di disciplina, di aggregazione e convivialità oltre a collaborazione, e questo la società lo sente nel profondo: “Come Scuola Calcio Elìte abbiamo obblighi morali e comportamentali sia verso i genitori che i ragazzi e tecnici. – ha proseguito Pasin – Possono esserci momenti in cui si deve mettere in riga qualcuno ma fa parte della nostra politica e del nostro ruolo sociale. Tutte le figure entrate in contatto con i minori sono state oggetto del corso tutela minori, che la federazione impone alle scuole calcio. E’ utile perché permette di capire e saper gestire in anticipo certe dinamiche di bullismo o simili. Sotto questo aspetto formativo e di fair play ci aggiorniamo tenendoci al passo e d’esempio. A livello sociale scuole e famiglie hanno un ruolo fondamentale come lo siamo noi, deve essere un lavoro di collaborazione su tutti i fronti”. Si è poi toccato l’argomento che riguarda l’insegnamento che la scuola calcio fornisce ai ragazzi, nello specifico lavora anche sull’aspetto dell’alimentazione, sulla parte emozionale e relazionale, un coordinamento a 360gradi. Per questo motivo Pasin ha voluto confermare che tutte le diverse collaborazioni per i tesserati sono in essere, e lo rimarranno per tutto il 2024: “Anche quest’anno sono attive collaborazioni con diversi studi medici. Per l’igiene dentale porteremo avanti un accordo con un’azienda del thienese che ha dato la possibilità a tutti i nostri tesserati di avere una visita e igiene dentale gratuiti. L’aspetto del Team Performind continuerà ad esserci, un gruppo di psicologi dello sport si occupa di dinamiche comportamentali ed emozionali per bambini, pre-adolescenti e per chi va verso l’età adulta. Un supporto non solo per particolari momenti della Stagione come può essere una finale o un raggiungimento di obbiettivo, ma anche per momenti critici durante l’anno, se sotto stress per la scuola o per dinamiche familiari da trattare”. Tra gli argomenti non poteva mancare quello del Gran Gala del Pallone d’Oro dov’è stato premiato Daniel Salbego come miglior giovane promessa: “E’ una grande soddisfazione avere un ragazzo così nel nostro team, – ha esordito il presidente – veramente una cosa meravigliosa per noi. Iniziamo l’anno con i migliori presupposti, partiamo sicuramente con il botto. Noi soci siamo tutti un po’ elettrizzati. Avevamo dei progetti che cerchiamo di fare con la testa sulle spalle, però non ci aspettavamo tutto questo. Ci crediamo veramente.” Pasin ha poi voluto sottolineare che Daniel Salbego, ‘Pallone d’oro giovanile’, è un giocatore rossonero da quest’anno e l’attenzione mediatica che questa situazione ha creato si è trasformato in un magnete verso giovani di altre squadre che vogliono fare un’esperienza simile. Questo ha fatto comprendere alla società di voler puntare sì sul crescere in casa i migliori talenti ma anche di pescare tra quelli esterni come è stato con Salbego. “Le società più importanti della regione ci riconoscono già lo status che Thiene aveva circa 20 anni fa. A conferma di questo ci sono stati tre weekend settimanali, organizzati a maggio, per i quali abbiamo accolto a Thiene società di tutto il nord Italia, professionistiche comprese come Vicenza, Arzignano, Padova, Cittadella, squadre lombarde, friulane, compreso il Sud Tirol che adesso è in serie B. Sono orgoglioso anche dei tornei di carattere nazionale, siamo fra i primi invitati a parteciparvi. Abbiamo bambini che quest’anno hanno giocato contro il Milan, la Juventus, sono esperienze che io non mi sarei mai sognato di proporre a scuola calcio due o tre anni fa. In due anni abbiamo bruciato le tappe, abbiamo fatto cose che io da bambino avrei voluto fare. Hanno vissuto esperienze come un Thiene-Juventus, Thiene-Milan o Thiene-Bologna che ricorderanno tutta la vita.” Esperienze davvero forti, palestra di vita per dei bambini che stanno imparando a controllare il loro carattere, a comprendere come stare insieme e rispettare il prossimo, valori ed insegnamenti che porteranno per il resto della loro vita. “In questa stagione abbiamo fatto degli esperimenti con tornei di durata non giornaliera ma per più giorni, dando la possibilità ad adolescenti, bambini di 11-12 anni di fare la prima esperienza fuori casa. – ha concluso Pasin – Una tre notti in compagnia, con gli adulti che li monitoravano ma facendogli vivere l’esperienza essere tra compagni, condividendo la notte. Credo che sono momenti che non dimenticheranno mai. Anche questo aspetto relativo all’amicizia ci teniamo a sottolinearlo, porta vantaggi sociali ma anche sportivi. Affiatamento che fa bene a tutti. Proprio oggi i bambini di 8 anni del 2015 sono scesi da un ritiro di 3 giorni sperimentando questo aspetto in età più piccola. Si sono divertiti un mondo come i genitori. Implementeremo quindi queste esperienze formative a più squadre, almeno un torneo all’anno coinvolgendo tutte le tipologie”.
Laura San Brunone
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