L’Antica Corderia della Famiglia Verona nasce a Thiene, da origini che risalgono ai tempi della Serenissima Repubblica di Venezia.

Il laboratorio per la lavorazione della canapa nacque nel Settecento dal fondatore della corderia Gaspare Dal Ferro. Passò per successione attraverso Angela Dal Ferro, sposa di Lodovico Verona. I Verona nell’Ottocento portarono questa tradizione manifatturiera ad una crescente espansione dell’attività per due nuclei familiari, fin quasi alla seconda metà del novecento.

Il laboratorio dei Verona è presente tuttora. E’ conservato attraverso un restauro che ne ha mantenuto e tutelato la forma originale. Questo anche grazie alla conservazione di tutta l’attrezzatura di lavoro originale, con cui si fila ancora oggi.

La lavorazione della canapa

La canapa grezza arrivava dal ferrarese in balle di circa 100 kg ciascuna. Queste venivano sciolte e divise in due parti. La parte più legnosa serviva per ricavare il filo grezzo per le corde più grosse, mentre con il cuore, si ricavava un filato di qualità superiore. Serviva per le corde sottili o per la tessitura della tela. Le corde venivano poi caricate sul carretto in legno o sul manubrio della bicicletta per essere vendute al mercato di Thiene, in altri mercati dei dintorni, oppure direttamente in laboratorio.

L’Andio è il percorso che il Barba Sogaro percorreva ogni giorno, avanti e indietro per produrre le corde di canapa. Barba Sogaro era il soprannome di Francesco Verona, che dallo zio ereditò il laboratorio e anche il soprannome (Barba in dialetto veneto significa zio, Sogáro significa fabbricante di corde). Il Barba agganciava la fibra alle “Boteséle” e iniziava a camminare all’indietro per tutta la lunghezza, dosando con la sensibilità delle mani la fibra che passava fra le sue dita e che andava a formare gli spaghi.

Fonte Pedemontana Vi

 

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