La foto del Sindaco con i più storici baristi del Centro, con tanto di birra in mano e tavola rotonda, non è passata inosservata ieri su “Sei di Thiene se…”. Un segnale chiaro e inequivocabile della linea del dialogo intrapresa dall’amministrazione comunale che deve risolvere il problema del centro storico e il classico rapporto non facile tra cittadini che vogliono il silenzio dopo una certa ora e gli esercenti che devono lavorare. In mezzo il Comune che ha deciso di prendere in mano il regolamento comunale che non viene “toccato” dall’era Busetti. Un regolamento comunale che un amministratore può modificare e che forse avrebbe dovuto fare prima che fioccassero multe nei confronti di chi deve poter svolgere il proprio mestiere senza il terrore che una telefonata faccia correre la polizia locale. E non è colpa delle forze dell’ordine se vengono elevati dei verbali in virtù di quella che è norma e che, se vivi in una società civile, devi rispettare. Mi possono stare stretti i 70kmh sul Costo, ma se le autorità li impongono, polizia o carabinieri non possono voltarsi dall’altra parte.
Quanto è accaduto a Thiene in questi mesi alla fine è questo, c’è un regolamento comunale che impone ai baristi di fare musica dentro e fuori i locali non oltre le 23.30, e se qualcuno chiama gli uomini in divisa, questi hanno l’obbligo di intervenire e sanzionare. Per questo motivo pare che il primo cittadino Gianantonio Michelusi abbia deciso di rivedere un regolamento restrittivo per creare un po’ di movimento in quel centro storico che in troppi definiscono ‘morto’. Questo potere ce l’hanno proprio i baristi, attrattori di ragazzi e di persone che vogliono, specie in estate, godersi le bellezze di Thiene, sorseggiando un drink. Si sta trattando, ma sono voci di corridoio, per prolungare l’orario della musica fino alle 00.30, un orario ragionevole nei mesi estivi e che già consente a Schio di essere più vivace.
Intanto è scattata la solidarietà nei confronti di Andrea Pettinà, titolare del Papillon, che si trova nello squarcio più suggestivo del centro storico. Pettinà, nel giro di un mese, si è visto recapitare una multa di 2000€ con l’eliminazione del plateatico, provvedimento quest’ultimo che gli è stato revocato. Domenica scorsa si è beccato altri 1000€ di sanzione per il vociare all’interno del locale che dava fastidio ad un cittadino, che si è rivolto alle vie legali. Ma anche Pettinà si è rivolto al suo legale, perché un padre di famiglia che deve portare lo stipendio a casa deve poter lavorare senza l’incubo di multe che rischiano di decimare gli incassi. La foto dell’altro giorno su “Sei di Thiene se…” è l’emblema che il rapporto tra esercenti del centro e amministrazione comunale è ancora fondato sulla fiducia. Non a caso il primo cittadino e i baristi si sono incontrati proprio nel locale di Pettinà, per il quale è stato addirittura lanciato un hashtag #iostoconandrea.
Laura San Brunone