In riferimento all’articolo “Breganze. Niente gite, foto e feste di fine anno. Il preside si nega: genitori infuriati. Si muovono anche i sindaci”, pubblicato il 17 giugno a firma della giornalista Laura San Brunone, interviene per diritto di replica il Dirigente scolastico Ing. Cristiano Crosera per evidenziare inesattezze e difformità rispetto allo svolgersi reale dei fatti. In particolare, contesta “la non veridicità delle affermazioni relative al mancato svolgimento delle gite e delle feste di fine anno, regolarmente tenutesi, come si può evincere dal bilancio scolastico e dalle testimonianze di genitori e studenti”. Nonché contesta “le dichiarazioni in base alle quali il preside avrebbe “sottratto la stampante alle maestre” e avrebbe nominato un insegnante di sostegno “solo su minaccia di un genitore di passare alle vie legali”, precisando che non è così “se non altro perché la nomina dei docenti di sostegno non compete al Dirigente, ma all’Ufficio Scolastico”.

Il Dirigente inoltre evidenzia che “espressioni riportate dall’autrice del pezzo, come “follia” e “dittatore” sono pregiudizievoli del buon nome della scuola e delle professionalità che ogni giorno operano nell’Istituto”.

Continua il Dirigente rilevando “spiace constatare che, a fronte delle pesanti affermazioni di alcuni genitori e amministratori, non si sia provveduto al doveroso contraddittorio, in modo che anche la scuola potesse esprimere, motivandole, le proprie ragioni”.

A difendere la scuola sono scese in campo anche le insegnanti della scuola dell’infanzia di Breganze. “Ci impegniamo quotidianamente per fornire un’istruzione di qualità e per promuovere il benessere dei nostri bambini! Siamo in formazione costante per dare diverse opportunità ai nostri alunni, con metodi e proposte innovative dove si privilegia il processo didattico del capire attraverso il fare, sperimentando strumenti, tecniche e materiali. Ogni giorno si respira entusiasmo e novità…e la risposta dei bambini è il feedback che ci conferma che stiamo percorrendo la strada giusta verso una scuola innovativa a supporto dei processi di apprendimento! La nostra scuola è ricca di “belle esperienze di crescita e formazione!” Rimaniamo esterrefatte da alcune espressioni:

“Il preside non fa fare niente a questi bambini, non fa fare gite…” precisano che “noi dell’infanzia avevamo deciso ad inizio anno che in questo anno post epidemia, non avremmo fatto uscite nel territorio, sia perché avevamo bambini con specificità che non consentono di muoversi in ambienti non protetti, sia per le difficoltà, con alcuni genitori, nella consegna delle autorizzazioni richieste di volta in volta”.

Rispetto all’impossibilità di utilizzo della fotocopiatrice evidenziano che “Il materiale di facile consumo” non ci è mai stato “negato”! e di non essere la scuola dei lavoretti, ma di svolgere laboratori dove vengono realizzati artefatti sfruttando tecniche di coloritura con materiali diversi “sperimentiamo molteplici segni grafici e creiamo forme attraverso l’azione diretta sui diversi materiali”. “La fotocopiatrice è stata sostituita con una stampante in un’ottica di ottimizzazione delle spese/risorse dell’istituto: ma noi non lavoriamo con fotocopie o schede”. Le insegnanti precisano altresì che i bambini dell’ultimo anno hanno fatto due incontri presso la scuola primaria, all’interno del progetto Continuità e, per quanto riguarda le foto, “più volte durante le assemblee le insegnanti hanno spiegato ai genitori quali sono le problematiche legate alla privacy, pur condividendo con loro il rammarico per la mancanza di questa documentazione” Infine, rispetto alla testimonianza della mamma speciale… evidenziano “la correttezza della procedura che abbiamo seguito, e la massima disponibilità nei suoi confronti”, rilevando di aver provveduto “ad inoltrare all’ufficio competente una nostra relazione dettagliata riportante l’iter seguito” e che “l’assegnazione dell’insegnante di sostegno è di pertinenza dell’ufficio scolastico provinciale e non del dirigente”.

di Redazione AltovicentinOnline

Breganze. Niente gite, foto e feste di fine anno. Il preside si nega: genitori infuriati. Si muovono anche i sindaci

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