Sette  gare con impegnati 8 bambini ciascuna, oltre a una serie di giri in libertà a chiusura della giornata per un totale di oltre 50 ragazzi  che hanno provato l’ebrezza di sentirsi, per una volta, eredi di Nino Farina, Alberto Ascari o Juan Manuel Fangio . Sono i numeri della prima edizione del Mini Gran Premio Unicef, evento organizzato dall’Historic Club Schio con il supporto della commissione ASI Solidale ed il patrocinio del Comune di Schio.

L’evento che si è tenuto a Schio sabato scorso,  voleva sensibilizzare sul tema della prevenzione dagli incidenti stradali in cui sono coinvolti i bambini attraverso il programma “Rights of Way”, che stanzierà un milione di dollari all’anno per tre anni di interventi ed è stato implementato e sostenuto direttamente anche da ASI (Automotoclub Storico Italiano).

Questa attività, già conosciuta  a Bari, Alessandria, Parma, Trento sarà replicata in altre 20 piazze d’Italia grazie all’impegno di altrettanti club federati ASI, consisterà sempre nel fare pilotare i bambini su un percorso a misura nelle piazze cittadine, in modo da condividere messaggio educativo e divertimento.

Il percorso, ricavato  nella Piazza Rossi a ridosso del duomo, è stato realizzato dall’Historic Club Schio con una scenografia caratterizzata dalla pista delimitata da birilli, transenne, dalle pittoresche balle di paglia, con partenza ed arrivo della competizione evidenziati dall’arco gonfiabile e valorizzato con una esposizione di automobiline a pedali d’epoca oltre che da alcuni “careti” che l’indomani avrebbero preso parte al rally dei Careti di Poleo.

A partire dalle  16 e fino alle 19, bambine e bambini con età compresa tra i 4 e 9 anni, si sono cimentati alla guida delle automobiline a pedali che riprendono le forme delle monoposto degli anni ’50, gareggiando nel rispetto dei principi della sana e onesta sportività, dell’amicizia e della solidarietà, oltre che di un po’ di sana passione e giovanile grinta.

I bambini sono stati abbigliati come i veri campioni del volante dell’epoca, con tuta bianca e copricapo e, a dispetto della caldo pomeriggio, non si sono mai risparmiati nel percorrere, al meglio delle loro possibilità, il tracciato per il tempo di 5 minuti.

L’avvio di ogni manches ha preso spunto dalle partenze di Le Mans a piedi, da parte dei piloti che, attraversando la pista, raggiungevano il loro veicolo per poi dare l’avvio e iniziare la gara, un po’ come romanticamente, da qualche anno a questa parte, si replica in Inghilterra nel Festival of Speed di Goodwood.

A conclusione di ogni gara, debitamente commentata,  come in una vera competizione , dalla speaker Elena, i giovani piloti sono stati intervistati e successivamente premiati con una medaglia commemorativa dell’evento.

Nonostante i visi accaldati e la stanchezza, tutti gli emozionati partecipanti, si sono detti felici ed eccitati dell’esperienza: vedere l’impegno e la determinazione nel condurre queste formula 1 su misura, prive di qualsiasi aiuto tecnologico, ha permesso loro di misurarsi con se stessi e le proprie energie e capacità, prima ancora che con i compagni di manifestazione, il tutto senza contare la felicità dei genitori, nel vedere i propri pargoli impegnati in una attività assolutamente positiva e benefica.

Va sottolineata l’attività sociale dell’Historic Club Schio, impegnato da alcuni anni con varie attività: la “Befana ASI” con cui i soci partecipano alla raccolta di beni a favore delle famiglie in difficoltà, con le attività di divulgazione culturale (quest’anno con la storia del design dell’automobile) nella scuola IPSIA, con il supporto al programma Corporate Golden Donor con il FAI – Fondo per l’Ambiente Italiano ed infine con l’evento “Alberiamoci” in accordo con Legambiente, quando ogni anno sarà piantato un albero negli spazi messi a disposizione del comune perché, anche i club di automobili d’epoca, sostengono il rispetto della vita e della natura. Appuntamento al 2024 per la prossima emozionante edizione!

D.F.

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