Un anno esatto di mandato, il sindaco di Thiene Giovanni Battista Casarotto tira le somme parlando come un fiume in piena e da autentico ‘chiacchierone’ della sua esperienza al timone di quella che definisce senza mai perderne l’occasione, ‘la sua città’.
Sindaco, quali sono le cose che non conosceva dei suoi concittadini e di quali ha avuto conferma? Cosa le è dispiaciuto scoprire dei thienesi?
Come thienese, che in più ha avuto l’opportunità di conoscere e avvicinare tanti cittadini in oltre trenta anni di lavoro proprio al Comune di Thiene, credo di poter dire che non sia stata una sorpresa incontrarli di nuovo nella mia veste di sindaco. I thienesi sono persone schiette, generose, attive ed intraprendenti, che bisogna saper ascoltare e capire. Di fatto non ho scoperto nulla di più di quanto già non conoscessi, come pure ho trovato conferma che anche a Thiene, come credo succeda in tutte le città, a volte si tende a guardare più al proprio orticello che al bene comune e un amministratore pubblico, ovviamente, non può prescindere dall’anteporre l’interesse pubblico agli interessi soggettivi, per quanto legittimi.
Un atteggiamento, purtroppo, che invece trovo detestabile e che a volte ho dovuto riscontrare in alcuni cittadini, che per la verità sono solo una piccola minoranza, è la maleducazione e la mancanza di rispetto verso gli altri e la cosa pubblica.
Essere il sindaco di Thiene con le soddisfazioni e le difficoltà di un momento storico particolare, senza soldi e con la costrizione spesso di dover dir ‘no’ a progetti e idee magari importanti. Qual è il ‘no’ che le è costato dire in questo anno?
Le maggiori soddisfazioni le trovo nel contatto con la gente, nel fermarmi a parlare per la strada e soprattutto nell’ascoltare i consigli che molti cittadni mi danno quando mi intrattengo con loro. Quanto alle difficoltà del momento storico, me ne sono fatto una ragione, nel senso che quando ho accettato di candidarmi a sindaco avevo ben presente cos’era il patto di stabilità e le difficoltà economiche in cui si trovano tutti i Comuni d’Italia. Certo non è più tempo di mega progetti, ma piuttosto di amministrare con realismo, guardando in faccia i problemi, senza facili trionfalismi.
Più che un “no”, quello che più mi è dispiaciuto in questo primo anno è di aver constatato la difficoltà di dialogare con enti di livello superiore, laddove la soluzione del problema dipende da terzi e non dal comune stesso. Mi riferisco ad esempio al problema non ancora risolto del completamento dei lavori del nuovo liceo e dell’Ipsia Garbin, di competenza dell’Amministrazione Provinciale, anche se resto fiducioso e continuo a credere che si possano completare queste importanti opere per la città di Thiene.
Analogamente ci troviamo di fronte ad un ente superiore come l’Autostrada Bs-Pd per quanto riguarda la soluzione dell’annoso problema del collegamento della SP Gasparona con il casello autostradale dell’A31.
Che rapporto ha con la sua giunta?
Premesso che la Giunta è un organo collegiale, le cui decisioni non dipendono solo da un singolo, ma dall’insieme di tutti, mi sento di affermare che sono molto soddisfatto del lavoro che ogni assessore sta portando avanti in sinergia con me, per cui posso solo dire che ho collaboratori entusiasti del loro ruolo, che ci mettono veramente l’anima e hanno a cuore la città. Sono preparati, studiano i problemi, e sono disposti a mettersi in gioco, a dialogare con i cittadini e, quando vengono, anche ad accettare le critiche.
Che rapporto ha con i dipendenti comunali?
Essendo un ex dipendente comunale, ho un buon rapporto con i miei ex colleghi, fondato sulla stima ed il rispetto reciproco. Per non avere coinvolgimenti che possano interferire con l’imparzialità richiesta a un sindaco, ho delegato per i problemi del Personale il segretario comunale e l’Assessore incaricato.
All’opposizone ha Lega e Grillini. Che opposizione è ? E’ dura avere a che fare con loro?
Non fa parte della mia cultura politica demonizzare chi sta all’opposizione. Personalmente non considero nessuno come nemico, ma piuttosto come avversario, analogamente a quanto accade nello sport. Ognuno fa la propria gara con i propri mezzi, le proprie doti e capacità e poi sappiamo che c’è chi vince e c’è chi perde, ma ciò non toglie che venga mai meno il rispetto nei confronti degli avversari. Certo, a volte i toni del dibattito possono sembrare accesi, ma anche questo fa parte del gioco delle parti ed è giusto che ognuno difenda con passione le proprie idee, le proprie convinzioni ed i propri punti di vista, che possono parzialmente divergere o addirittura essere completamente opposti. Quello che mi dispiace è quando alcune decisioni non vengono prese sulla base di un confronto sui contenuti, ma solo per partito preso o per motivi ideologici. Devo anche dire che in questo primo anno di amministrazione, buona parte dei provvedimenti che il Consiglio comunale ha approvato, sono passati all’unanimità o con l’astensione delle minoranze.
Nel suo programma in campagna elettorale c’era il proposito di avvicinare Thiene agli altri Comuni. Com’è il rapporto con i suoi colleghi sindaci e con chi ha stabilito un rapporto d’intesa migliore in questi mesi? Cosa pensa dei servizi associati? Ci sono progetti in questo senso nel futuro?
In questo primo anno devo dire che mi sono soprattutto dedicato ai problemi interni al nostro Comune e solo marginalmente ho affrontato problematiche sovracomunali con gli altri colleghi.
Un discorso a parte meritano, ovviamente, le società partecipate dell’acqua, del gas e dei rifiuti, che hanno richiesto notevole impegno, anche per conoscere e capire le dinamiche che ci stanno dietro e per le quali mi sono sempre costruttivamente confrontato con gli altri colleghi sindaci. Un lavoro altrettanto importante in questo ultimo periodo è stato quello portato avanti dall’Esecutivo e dalla Conferenza dei Sindaci dei 32 Comuni dell’Ulss, soprattutto per quanto riguarda le problematiche collegate al nuovo Polo Ospedaliero Unico di Santorso, aperto proprio nella primavera del 2012. Questi contatti mi sono serviti per acquisire ulteriore esperienza e conoscere molti dei miei colleghi sindaci, con alcuni dei quali abbiamo da poco iniziato un nuovo percorso per valutare la possibilità della gestione di alcuni servizi comuni, quali potrebbero essere l’Ufficio Editing, l’Ufficio Gare, l’allargamento ad altri Comuni dello Sportello Unico Associato per le Imprese e del Polo Catastale.
Su questo ambito sto lavorando assieme al segretario comunale e al vice sindaco per valutarne la fattibilità.
Spesso si critica l’amministrazione-Casarotto per una sorta di mancanza di progettualità….cosa risponde a chi muove questa ‘accusa’?
E’ sicuramente una critica che si beccano tutte le amministrazioni, di qualsiasi colore siano, ma sono altresì convinto che i cittadini sappiano giudicare con obiettività il lavoro che si porta avanti e soprattutto il modo con cui ci si pone davanti ai problemi.
Certamente, come spesso ripeto, è inutile oggi continuare a pensare a mega progetti che non riusciremo a realizzare, soprattutto, come dicevo prima, laddove la competenza non è neanche comunale, per fare solo un esempio, penso alla metropolitana di superficie.
Per quanto mi riguarda sarei soddisfatto se riuscissi a completare tutta una serie di progetti tuttora incompiuti, come il Parco Sud, il Piruea Nova Thiene, per citare solo quellli più noti, oppure riconvertire aree oggi dismesse, come nel caso dell’area ex Monti di via Marconi, l’area ex Lanificio Ferrarin e dell’ex Scalo Merci.
Nella seconda parte del 2013 cominceranno a partire, in alcuni casi, la progettazione e in altri la realizzazione di alcuni nuovi tratti di piste ciclabili. Penso che il 2014 possa essere l’anno per le decisioni sull’area Nordera in concomitanza con il trasferimento della sede amministrativa dell’Ulss presso l’ex Ospedale Boldrini. C’è poi tutta una serie di aree significative dal punto di vista urbanistico di proprietà privata che meritano attenzione e sulle quali stiamo discutendo con i diretti interessati (una tra tutte, l’area dell’ex distilleria Fabris) o per le quali sono in fase di avvio i lavori di urbanizzazione, come nel caso dell’area ex Titanus.
In ultima analisi, credo che prima di continuare a mettere carne al fuoco, con il rischio di non riuscire ad avere legna sufficiente per alimentare il calore necessario a cuocerla, è meglio essere realisti e completare quello che è già programmato ma non ancora realizzato, curare di più la manutenzione delle strade e delle nostre piazze e fare il passo a seconda della gamba che, fuor di metafora, vuol dire fare i conti con le risorse economiche di cui disponiamo.
Nell’ultimo Consiglio Comunale, in occasione dell’approvazione del Piano degli Interventi, nella sua relazione, ha ripreso il tema dell’area ex Lanificio Ferrarin, lasciando intendere che ci sono degli sviluppi. Può essere più preciso?
Sì, ho incontrato anche in questi giorni la proprietà, che mi ha sottoposto una proposta di massima sull’utilizzo futuro dell’area, che ritengo vada nella direzione che, come amministrazione comunale, abbiamo più volte auspicato. Attualmente la proposta è oggetto di studio ed approfondimento da parte dei tecnici, sia della proprietà che dell’Ufficio Urbanistica. Mi auguro che nel giro di breve tempo il progetto possa diventare realtà. Il tutto, ovviamente, sarà oggetto di preventivo esame da parte degli organi competenti prima dell’approvazione.
Qual è la storia più drammatica che le è toccato ascoltare da sindaco e che non avrebbe mai voluto udire?
Finora non ho dovuto ascoltare, per fortuna, storie veramente drammatiche, segno che la solidarietà tipica della nostra cultura veneta e la rete di sostegno a livello di associazioni di volontariato e di Caritas che, accanto al Comune, si prodigano quotidianamente per dare un sollievo a quanti si trovano in difficoltà, sta ancora reggendo abbastanza bene.
Ho invece avuto modo di constatare di persona situazioni di sofferenza da parte di molti genitori per non avere le risorse sufficienti a far vivere dignitosamente la propria famiglia e di disagio da parte di molti giovani che non vedono futuro perché senza lavoro o, quelle poche volte che lo trovano, perché si tratta di un lavoro precario o saltuario, che non consente loro di pensare a formare una famiglia.
Questo mi fa stare male, anche perché mi vedo impotente di fronte a problemi che superano le mie competenze e possibilità di intervento.
Qual è l’assessorato ‘meno semplice’ da gestire e perchè?
Sicuramente ogni assessorato ha le sue luci, le sue ombre e le sue difficoltà.
Pensiamo solo alla gestione delle manutenzioni ordinarie e straordinarie di strade, scuole, verde pubblico ed altro a cui deve far fronte l’assessorato ai Lavori Pubblici, oppure pensiamo all’assessorato ai Servizi alla Persona e alla Famiglia, a quanto sia delicata e complicata la gestione di tutte le situazioni di disagio sociale, di difficoltà economiche e familiari che si trova ad affrontare quotidianamente.
Anche l’assessore al Bilancio ha il suo bel da fare a mantenere da un lato, per quanto possibile, inalterati i servizi essenziali ai cittadini e, dall’altro, a far quadrare i conti con risorse che ogni anno vengono decurtate, con trasferimenti statali sempre più ridotti. Credo, però, che anche gli altri assessori avrebbero da dire la loro.
Descriva in poche parole, Casarotto sindaco
Prima ancora che come Sindaco, come uomo e come credente cerco di ispirarmi a quanto dice la Scrittura; penso al Libro di Tobia, anche se mi rendo conto che si tratta di un ideale che probabilmente non basterà tutta una vita per raggiungerlo:
”Non fare a nessuno ciò che non piace a te. Chiedi il parere ad ogni persona che sia saggia e non disprezzare nessun buon consiglio. In ogni circostanza benedici il Signore e domanda che ti sia guida nelle tue vie e che i tuoi sentieri e i tuoi desideri giungano a buon fine.
Qual è la promessa che rinnova ai suoi concittadini dopo un anno esatto di mandato e quella che invece, sa di non poter mantenere?
E’ difficile, in questo contesto economico di crisi e di continua incertezza normativa per la formazione del bilancio comunale, fare promesse.
L’unica cosa che mi sento di dire ai miei cittadini è quella che l’Amministrazione Comunale continuerà il suo impegno per realizzare quanto contenuto nel documento programmatico di inizio mandato, mentre confermo e questo, sì, posso dirlo con forza, il mio impegno nel ricercare ed anteporre sempre il bene comune, anche quando questo vorrà dire scontentare qualcuno.
di Redazione Thiene on line