Sono stati presentati , in questi giorni, i risultati della ricerca di Hi – Healthcare Insights, l’Osservatorio Indipendente sull’Accesso alle Cure di Fondazione The Bridge, sulle liste d’attesa per l’erogazione delle prestazioni all’interno di strutture ospedaliere pubbliche e private convenzionate .
Dal Report, con riferimento al 2021, emerge un quadro di “assoluta disomogeneità dei dati forniti dalle singole Regioni, già registrato per le annualità 2019 e 2020 come conseguenza della libertà che la normativa nazionale, indicata nel Piano Nazionale di Governo delle Liste di Attesa (PNGLA), lascia a ciascuna di esse nello stabilire le modalità attraverso cui i dati sono raccolti, utilizzati e resi accessibili ai cittadini”, si legge nella nota. Gli esperti fanno sapere che ciò non consente un’analisi comparata tra le prestazioni dei diversi sistemi sanitari regionali e spesso nemmeno tra i dati della medesima Regione riguardanti anni diversi. Dalla ricerca emerge, dunque, innanzitutto “l’urgenza di un ripensamento delle modalità di raccolta dei dati per una corretta e completa analisi dei tempi di attesa”. Inoltre, gli esperti hanno premesso che all’interno dei dati PNGLA è previsto un elenco di 69 prestazioni ambulatoriali e 17 in regime di ricovero, ma non tutte le Regioni hanno rilevato lo stesso numero di prestazioni e le uniche a fornirle tutte sono state Abruzzo, Puglia e Marche.