Anche il Comune di Schio ha sottoscritto la Carta di Milano delle Biblioteche, un documento di policy offerto alla condivisione di tutti gli amministratori locali italiani per rilanciare il ruolo delle biblioteche e potenziarne i servizi.
Presentata lo scorso ottobre durante gli Stati Generali delle Biblioteche e redatta con l’auspicio che possa nascere un tavolo di lavoro coordinato dal Ministero della Cultura per dare all’Italia una strategia complessiva sulle politiche bibliotecarie, la Carta di Milano mette al centro delle missioni della biblioteca pubblica “un servizio equo, sostenibile e inclusivo”.
Con la sottoscrizione di questo documento l’Amministrazione Comunale si impegna a fare della biblioteca civica “R.Bortoli” una componente fondamentale di ogni strategia a lungo termine per la cultura, per la diffusione dell’informazione, dell’alfabetismo, dell’istruzione, della sostenibilità e dell’innovazione tecnologica e sociale; ma anche a diffondere il ruolo della biblioteca attraverso l’adozione di una politica chiara che definisca gli obiettivi, le priorità e i servizi, tenendo conto dei bisogni della comunità locale e valorizzando la partecipazione attiva dei cittadini.
«Abbiamo voluto sottoscrivere la Carta di Milano perché crediamo sia importante promuovere e favorire il ruolo centrale delle biblioteche nelle comunità – sottolinea l’assessore alla cultura, Barbara Corzato -. Per questo è necessario garantire che la biblioteca sia la casa di tutti, mantenendo gratuito l’accesso ai suoi servizi e predisponendo documenti, tecnologie e attrezzature specifici per quegli utenti che, per qualsiasi motivo, non possono utilizzare i servizi e i materiali ordinari. Allo stesso tempo è fondamentale mettere a disposizione della biblioteca spazi adeguati e personale preparato. Nella Carta di Milano rientrano anche questi obiettivi, che già da tempo portiamo avanti per quanto riguarda la nostra biblioteca civica che è molto frequentata: nel 2022 abbiamo registrato una media 270 accessi al giorno e un totale di106.682 prestiti».