di Arianna Mandolfo
Dietro una spavalderia ombrosa del personaggio, a un rapporto oppositivo con la madre, alle sue vendette efficaci contro bulli, Mercoledì rappresenta l’icona che tutte le nostre tenegeers vorrebbero rappresentare per rivendicare la propria capacità di auto determinazione e per farsi rispettare dagli adulti. Il colosso dello streaming ha raggiunto più di 182 milioni di famiglie che hanno visto la serie dal suo debutto e ha superato il miliardo di ore di visualizzazioni solo dopo tre settimane. I creatori della serie hanno puntato sulla popolarità che ha battuto il record di “Strangers Things 4” per le ore guardate nella prima settimana tra gli spettacoli inglesi della piattaforma.
Il personaggio parla il linguaggio di tutti quei ragazzi che hanno passato tempi duri a scuola e a casa, a causa della loro capacità di normalizzazione. Mercoledì rappresenta il comportamento tipico degli adolescenti con i loro cambiamenti biologici, emotivi e cognitivi che sperimentano il primo passo per facilitare la gestione del rapporto genitori-figli durante la crescita.
Questo personaggio traspare un nuovo modello adolescenziale e mira al superamento del giudizio degli altri: una quindicenne che non va d’accordo con i suoi genitori e che si sente ovunque emarginata. La nuova generazione di bambine e ragazzine si identifica con lei perché attratti dal suo mondo, perché è un personaggio bizzarro, originale, esotico e rappresenta il ruolo del diverso.
Il comportamento da bambola meccanica e la gestualità lupesca e felina insieme, le danno quell’aspetto superbo che la rende unica e inimitabile. Orrore, mostri e morte sono i suoi interessi sin dall’infanzia: rispecchia infatti la fase intermedia fra infanzia e l’età adulta, dove si soffre per la bassa autostima, senso di inferiorità rispetto ai coetanei, aggressività, ansia, cambi d’umore, scarsa tolleranza verso l’autorità.
Il viso espressivo neutro di Mercoledì rappresenta la trasgressione, che è l’elemento essenziale nel percorso di crescita. Solo se i nostri adolescenti hanno l’occasione di trasgredire possono comprendere eventuali errori. Mercoledì rappresenta il periodo delle grandi trasformazioni perché emerge il lato adolescente fatto di urla, pianti, preoccupazioni, ribellione e rifiuto al dialogo. Come tutti i nostri ragazzi si arrabbia con la società, si scontra e cerca in tutti i modi di esercitare la propria indipendenza. Insieme ai suoi “reietti” rappresenta il simbolo dell’inclusione verso i diversi, che sono rappresentati da lupi mannari, sirene, gorgone e vampiri.
Dietro questa fantasia adolescenziale c’è questa ragazza con le trecce, che taglia la testa alle bambole, arrostisce suo fratello nella seda elettrica e riposa nella cripta. Dietro a una teen horror si nasconde un mondo adolescenziale che manifesta il più grande disagio di integrarsi e vive un costante rapporto conflittuale con i propri genitori e anche il suo relazionarsi con i coetanei risulta problematico perché Mercoledì ama stare da sola.
Lei rappresenta tutti quei ragazzi che inconsapevolmente non sanno chi vogliono essere. Questa sofferenza emotiva sorge perché non si è ancora trovato un punto d’incontro fra il loro universo privato e quello banale e spesso soffocante del mondo esterno. Mercoledì insegna a cercare la possibilità di scoprire che cosa ci sia d’interessante nel mondo, partendo dalla possibilità di trovare qualcosa di buono e interessante dentro di sé. La storia di Mercoledì è una storia d’integrazione perché negli episodi la protagonista e i suoi compagni di scuola riescono a capirsi e a rispettarsi.