Sul campanile del quattordicesimo secolo, sul tetto del duomo, negli anfratti di villa Clementi ma anche in molti edifici del centro storico abbandonati o disabitati: la massiccia presenza di colombi diventa un problema igienico – sanitario che l’amministrazione comunale affronta per la prima volta affidandosi a chi sa come allontanare questi volatili: i falchi. La determina di affidamento del servizio alla ditta veronese Falconarius si rifà al piano regionale di controllo che prevede l’utilizzo di rapaci addestrati per risolvere un problema dei depositi di guano sui tetti di manufatti di pregio e non solo. Sono previsti 22 interventi, dei quali 12 già effettuati, al costo di 250 euro cadauno. Sono stati localizzati alcuni punti da cui i falchi visionano il territorio e prendono il volo, uno dei quali si trova sulla terrazza della casa di riposo Muzan. L’obiettivo è quello di ridurne la popolazione Interventi mirati saranno inoltre attivati anche dagli organi della Polizia Provinciale di di Vicenza in prossimità delle aziende agricole e dei fabbricati artigianali fatiscenti.
“Abbiano deciso di intervenire – afferma l’assessore all’ambiente Nelvio Piazza – dopo che avevamo rilevato come sul tetto del duomo fossero appollaiati almeno 500 colombi. Una colonia nutrita che creava problemi di natura igienico – sanitaria e che ci ha indotto a dare il via al piano di controllo, i cui primi risultati cominciano ad essere visibili ma che solo ad ultimazione degli interventi potremo valutare in pieno>.
Il piano è stato autorizzato dalla Regione Veneto (direzione faunistico venatoria) nell’ambito di quelli che vengono definiti “interventi dissuasivi finalizzati all’allontanamento dei colombi di città”.
“Contemporaneamente, attraverso la Polizia Locale di Malo e Monte di Malo, verranno allertati i proprietari di immobili dismessi sede di colonie di piccioni affinchè si attivino a mettere in campo dei deterrenti per risolvere tale criticità” ribadisce il Sindaco del Comune di Malo, Moreno Marsetti.