In sella a un ciclomotore rubato, si accorge della pattuglia della polizia municipale e tenta di evitare il controllo spegnendo i fari e allontanandosi dalla zona, ma viene inseguito e catturato. In manette per ricettazione è finito il marocchino Mimoun Mehdoub, 33 anni, senza fissa dimora, già arrestato per ricettazione nel 2011.
All’immigrato è stata contestata anche la guida senza patente per ciclomotori. Recuperato un Phantom Malaguti F12, rubato il 15 luglio scorso a Schio. L’episodio che si è concluso con l’arresto del marocchino è avvenuto ieri alle 21.20 a Thiene. Una pattuglia del Consorzio di Polizia Locale Nordest Vicentino stava transitando per i consueti controlli in via Valsugana. Arrivati all’altezza della rotonda con via dei Quartieri, i vigili urbani hanno notato chiaramente un ciclomotore che arrivava dalla Nuova Gasparona. Il conducente, visti gli agenti della polizia locale, ha spento il faro, tentando di allontanarsi dalla zona. Uno stratagemma che non è servito al marocchino. Gli agenti della polizia locale, infatti, si sono lanciati all’inseguimento e sono riusciti a bloccare il ciclomotore in via Rasa. Il marocchino era sprovvisto di documenti, ma i vigili urbani lo hanno comunque riconosciuto, visto che nel 2011 era stato arrestato. Sono quindi scattati i controlli e gli accertamenti sia sull’immigrato che sul ciclomotore. Il 33enne era sprovvisto di certificato di idoneità alla guida. Dalle verifiche sul motorino è emerso che era stato rubato a Schio e qualcuno lo aveva riverniciato e aveva staccato lo specchietto retrovisore, nel tentativo di camuffarlo: nel sellino c’erano ancora i documenti dei legittimi proprietari. Il ciclomotore è stato riconosciuto dalle vittime del furto, era in uso alla loro figlia di 17 anni ed era stato rubato il 15 luglio. Il motorino, del valore di 650 euro, è stato restituito ai proprietari e il marocchino è stato arrestato per ricettazione.
di Redazione Thiene On Line