“Non c’è dubbio che il nuovo ospedale di Santorso sia privo di infrastrutture stradali adeguate. Ma è possibile che il problema esploda adesso e, guarda caso, subordinandolo al prolungamento dell’autostrada A31 Nord a pochi giorni dalla scadenza della concessione della società Autostrada Brescia-Padova?”. A chiederselo è il comitato No Valdastico Nord per bocca di Renzo Priante alla notizia dell’ordine del giorno approvato dalla Conferenza dei sindaci dell’Ulss 4 e dal consiglio comunale di Thiene per premere sulla realizzazione della bretella di collegamento tra l’A31 e la Gasparona.
“Il problema – spiega Priante – non è l’eventuale perdita di pazienti residenti a est di Thiene che potrebbero trovare più comodo farsi curare a Trento o a Padova a causa della mancanza della bretella. La verità è che sono stati fatti errori di progettazione con la Pedemontana veneta, la superstrada con cui si è preferito occupare territorio agricolo invece di riutilizzare e riqualificare il collegamento con Bassano tramite la nuova Gasparona, arteria già esistente e per di più gratuita. Ora, quindi, purchè si faccia la bretella alla A31, i sindaci, privi di risorse proprie, sono disposti a tutto e si affaccendano attorno ai pochi che ormai hanno i soldi per realizzare le gradi opere, cioè la società Autostrada, la quale interverrà però solo se il suo interesse primario verrà soddisfatto: ottenere il prolungamento fino al 2026 della redditizia concessione autostradale del tratto Brescia-Padova, subordinato a sua volta all’approvazione del progetto che allunga l’A31 Nord fino a Lastebasse”.
“È drammatico – conclude Priante – constatare come il Veneto sia ormai in preda al caos: ogni provincia progetta in base ad esigenze particolari, dimenticando quello che le sta intorno. Rovigo si vuole collegare con Verona, Vicenza si inserisce sul collegamento Rovigo-Verona per portare a nord qualche brandello di traffico, Vicenza vuole costruire una strada pedemontana, ma anche un nuovo collegamento a nord con la nuova Valsugana e un’autostrada Piovene-Trento, senza però trovare l’accordo con Trento e per questo intende procede comunque fermando l’asfalto in mezzo a un bosco. Non c’è soluzione se non tornando all’essenziale: pianificare bene gli interventi, e restituire sovranità e risorse agli enti locali, impossibilitati ad adempiere alla funzione di tutela del territorio per mancanza di risorse”.
di redazione Thiene on line