“Sindaco Cortese, giù la maschera”. Scatta la protesta a Sarcedo per il progetto ‘Faresin’, che vedrebbe trasformare l’ex cava Casoni, ora campo agricolo, in un stabilmento industriale da 300mila mc. Nasce il Comitato ‘Villa Capra-Astico’ per stoppare “la cementificazione delirante”, come la definiscono, che porterebbe nel piccolo paese la creazione della quinta zona industriale.

“no al campo golf  e maxi stabilimento sì?”
Un Comitato nato non solo per difendere il verde che circonda le case di una cinquantina di famiglie che abitano tra via Villa Capra, via Calcara e via Astico, “ma per salvaguardare l’interesse di tutta Sarcedo-spiegano dal Comitato-Tutelandone il territorio e l’ambiente. Ci siamo costituiti da poco, ma stiamo già avendo adesioni e dimostrazione di interesse anche da sarcedensi che non vivono a ridosso dell’ex cava. Hanno capito che quanto sta accadendo a noi, creando un precedente, potrebbe accadere anche a ‘casa loro’: smentendo spudoratamente quella promessa che il sindaco Cortese si era appuntata al petto in campagna elettorale: ‘basta cementificazione’-continuano-E questi 300mila mc di mega stabilimento industriale cosa sarebbero allora per lui? Con quale coerenza ora questo progetto va bene, mentre i 120mila mc del campo da golf erano un insulto all’ambiente di Sarcedo? Se per il sindaco Cortese è stato giusto bocciare il golf, perché il capannone di Faresin si può fare?”.

Domande, e altre ancora, che questi cittadini hanno rivolto allo stesso sindaco in un incontro ristretto lo scorso 31 gennaio. “E di risposte non ne abbiamo avuto nemmeno mezza-continuano a spiegare dal Comitato Capra/Astico-Ecco perché ci siamo costituti: ci siamo sentiti abbandonati e traditi dalle promesse elettorali del sindaco Cortese e non possiamo accettare che quest’area, tornata a prato dopo mezzo secolo di ‘sfruttamento’ a cava, diventi terreno per un’inaudita e selvaggia cementificazione”.

Appello al Consiglio Comunale: “fermate questo progetto”
“Se dal sindaco Cortese non riceviamo risposte, ci rivogliamo ai consiglieri comunali: voi che potete, fermate questo progetto delirante-continuano-Come è possibile che su un campo agricolo possano calare 300mila mc industriali, spazzando via una zona verde in nome del privilegio di un solo ricco? Ci è stato detto che questo progetto sarebbe la garanzia di un centinaio di assunzioni: ma chi garantisce la salute di 50 famiglie? Oltre cento persone che amano Sarcedo, che sono venute ad abitare in questa zona per la bellezza e la qualità di vita. Famiglie che anche hanno deciso di addossarsi il mutuo di una vita per farsi casa qua, a due passi da Villa Capra e un domani potrebbero trovarsi questo maxi stabilimento?”.


Rebus viabilità
“Ci devono anche spiegare se hanno fatto i conti col maggior giro di camion e auto che entreranno ed usciranno da questo stabilimento, sfruttando l’unica strada che collega la superstrada e via Bassano del Grappa: non solo potremmo avere via Villa Capra paralizzata, ma anche alla rotonda in superstrada ci troveremmo i tir che congestioneranno il traffico”. Fintanto che aspetta di ricevere risposte dal sindaco Cortese, e che il consiglio comunale si attivi sul progetto, il Comitato Capra-Astico muove i primi passi e lo fa cercando di smuovere l’attenzione dei sarcendensi: “le persone devono sapere cosa sta accadendo a Sarcedo-concludono-Per questo stiamo dando la massima diffusione su questa becera speculazione edilizia nell’ex cava, anche con dei volantini che distribuiremo in paese. Ma questo è solo il primo di altri passi”.

Paola Viero

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