“Mentre c’è rumore di guerra in Europa, la parola libertà non va mai dimenticata, perché fa parte di noi”. È questo l’appello lanciato dalla senatrice a vita Liliana Segre, durante la cerimonia di inaugurazione del totem informativo del memoriale della Shoah ‘binario 21′, nella stazione di Milano, il luogo dal quale partivano i treni con i deportati diretti ad Auschwitz. La stessa Segre, il 30 gennaio del 1944, partì dalla stazione di Milano per essere deportata insieme al padre. “Dobbiamo ricordare che c’é anche chi ci ha portato alla libertà- aggiunge Segre-. Gli americani non vanno mai dimenticati perché sono loro, quei ragazzi in technicolor, che buttavano a tutti, anche ai tedeschi che gli andavano incontro perché poverissimi, il cibo, le sigarette”. Dopo la partenza dalla stazione di Milano, Segre arrivò nel campo di concentramento di Auschwitz il 6 febbraio 1944. Nell’anniversario di quel giorno tragico, la senatrice a vita, sopravvissuta all’Olocausto, parla di “una giornata di grande dolore, come per me ogni anno e’ questa giornata. Ma dobbiamo tutti ricordare che ai grandi dolori di solito c’e’ una fine”. “In un giornata come questa, io ho 92 anni- aggiunge Segre- mi sento tanto fortunata perche’ poi ho scoperto la vita, l’amore, la maternita’, l’essere nonna, soddisfazioni grandi. E in una giornata come questa i ricordi sono colorati. Un sogno colorato”
Segre: “La parola libertà non va dimenticata, come gli americani”
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