La Giunta approva il piano degli interventi di asfaltatura e le società fornitrici dei servizi di acqua e gas completano l’opera. In coerenza con quanto già inserito nel bilancio approvato in Consiglio Comunale, la Giunta dà il via libera al piano 2023 per l’asfaltatura di alcune strade comunali, in parte deteriorate, in parte già interessate da lavori ai sottoservizi.
Si tratta di interventi per circa un milione di euro che riguarderà le seguenti località: via Pasubio e via Rovereto nel tratto da via M.te Novegno fino a via XX Settembre, il tratto finale di via Btg. Barbieri, Via Fusinieri nel tratto da via Cardatori a via Riboli, via Riboli nel tratto da via Fusinieri a via Paolo Lioy, via Dante nel tratto a ridosso di via Riboli, via Paolo Lioy nel tratto da via Cardatori a via Riboli, il parcheggio in via Forte Campolongo di fronte al condominio “I Cedri”. E poi via Maglieretto nel tratto nord, via Tuzzi ne tratto da Viale Roma a via Maccà, via Giacomo Rossini, via Arrigo Boito e un breve tratto di via Pietro Mascagni, via Prato nel tratto da viale Roma fino al fondo cieco dopo via Degli Artieri. E, infine, via Giavenale di Sotto nel tratto da via Martiri di Malga Zonta a via Martiri di Mauthausen, viale Dell’Industria nel tratto da via Paraiso a via Vicenza.
A questi lavori vanno aggiunti quelli di cui si faranno carico le società Viacqua e AP Reti Gas che andranno a ripristinare l’asfaltatura di via Venezia e via Vicenza oltre al marciapiedi di via Rovereto (quest’ultimo a carico della sola Viacqua) per un importo complessivo di circa 150mila euro.
Una parte della città avrà dunque presto un nuovo look, visibile, senza contare che anche la “città invisibile” ovvero quella dei sottoservizi in gran parte vecchi, si sta un po’ alla volta rinnovando. «Sappiamo che gli scavi su strade e marciapiedi comportano disagi ai cittadini – dichiara il sindaco Valter Orsi – ma gli interventi su ciò che non vediamo, cioè le reti idriche e del gas sotterranee sono necessari e non rinviabili. Quello che stiamo cercando di fare è mettere a nuovo la città non solo per la parte più visibile dei manti asfaltici, ma anche in quella nascosta e tuttavia altrettanto importante».
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