L’Indagine Censis-Centro Einaudi descrive un Paese ricco ma dove i giovani non hanno risorse sufficienti per sviluppare un proprio nucleo familiare .Nonostante la crisi pandemica e le tensioni geopolitiche, le finanze degli italiani sono solide come non mai, con una ricchezza pari a circa 2,4 volte il PIL dell’Italia nel 2021. L’Indagine sul Risparmio e sulle scelte finanziarie degli italiani condotta da Intesa Sanpaolo e dal Centro Einaudi conferma la resilienza economica degli italiani.
Il sentiment finanziario è positivo come non mai: in un solo anno passa dal 92,1 al 93,3% degli intervistati che afferma di trovarsi in una condizione di indipendenza finanziaria, ossia ritiene di farcela senza aiuti, siano essi pubblici o privati.
In generale quello che emerge è una profonda sicurezza nelle proprie risorse a cui però manca una maggiore progettualità della propria esistenza soprattutto tra i giovani under 34.
Se da un lato più della metà degli intervistati ha dichiarato di essere favorevole o molto favorevole ad avere figli, dall’altro pochi sembrano preoccuparsi per eventuali spese da sostenere per i figli, forse perché giudicate distanti nel futuro. L’intenzione di costruire un proprio nucleo familiare non manca ma probabilmente si concretizzerà più avanti negli anni.
Ciò conferma la crisi demografica italiana, con bassi tassi di natalità e genitori sempre più maturi: basti pensare che nel 2019 circa il 21% dei parti ha riguardato madri di cittadinanza non italiana con un’età media di 30,7 anni, contro i 33 anni delle madri italiane.
Un dato da non trascurare è che solo il 6% dei giovani dichiara di avere un reddito più che sufficiente: con livelli al limite del sostentamento, per molti giovani, avere una famiglia con figli resta insomma un sogno proibito.