Carabinieri che brancolano nel buio quelli che indagano sul grave gesto incendiario avvenuto nella notte tra domenica e lunedì in via Schio 36, a San Vito di Leguzzano, dove un’intera famiglia si è svegliata con l’esplosione di una bottiglietta molotov collocata dagli attentatori sul pianerottolo di casa. Vittime del gesto una coppia di assicuratori, che avrebbero dichiarato di non sapersi spiegare il fatto.
Mauro Bortoli e Laura Marchioro della Allianz Subalpina di Schio hanno detto ai militari di non avere nemici. Di non avere alcun sospetto con chi possa avercela con loro al punto da piazzare una bottiglietta incendiaria davanti casa. Eppure il gesto è forte.
Carabinieri disorientati dinanzi ad un atto incendiario a cui certo, la comunità dell’Alto Vicentino non è proprio abituata. Quella del fuoco però, sta prendendo sempre più piede come modalità dell”avvertimento’ e appena un mese fa, gli incendiari avevano preso di mira a Malo l’autovettura del carabiniere Simone Lorenzato, in servizio alla Radiomobile della compagnia di Schio. Un gesto ancora avvolto nel mistero, ma piuttosto inquietante e audace. Anche in quel caso, sono aperte tutte le piste.
Tornando all’atto ai danni dei due assicuratori, è accaduto tutto verso le 2, quando le fiamme hanno avviluppato la porta d’ingresso della villa, che ha iniziato a prendere fuoco. Svegliati di soprassalto, i due coniugi (dentro dormiva anche la figlia), sono andati a vedere cosa fosse quel boato. Hanno visto le fiamme sprigionarsi e, armati di estintore, hanno arrestato le lingue di fuoco da soli.
di Redazione Thiene on line