Tremila euro al mese per 3 mesi, ventiduemila euro all’anno più le spese di cattura e trasporto. Praticamente cento euro al giorno garantiti dalle amministrazioni locali al canile Real Summano per svolgere la funzione di canile sanitario.

 Ritorna sull’argomento degli sprechi legati al mondo del randagismo Luigi Santi, il consigliere comunale leghista di Schio, che prova a vederci chiaro sul tema. Dopo lo sgombero e la demolizione del canile abusivo di Piovene Rocchette, il ruolo di canile sanitario locale è passato al già esistente Real Summano di Schio, dotato temporaneamente per 3 mesi di una struttura prefabbricata che conta 7 box.

 

E in qualità di canile sanitario, l’assegno che le amministrazioni locali staccano al Real Summano è di tremila euro al mese, che ci siano cani oppure no. Forse per qualcuno non sono soldi, ma per molti che spesso di sentono dire e ripetere che dalle casse comunali non può uscire nemmeno una ‘carta’ da 100 euro dati i tempi di crisi, lo sono certamente.

 ‘Nel primo giorno di funzionamento – ha spiegato Santi – i cittadini hanno pagato oltre cento euro al giorno per un solo cane. Se si pensa che in altri canili i Comuni pagano 3 euro a cane, si capisce che siamo fuori dai parametri. Anche perché poi bisogna aggiungere i costi di cattura e trasporto dei randagi, che oggi è di ventiduemila euro l’anno. Viene da chiedersi se questo utilizzo del denaro pubblico può essere ancora accettabile’.

Secondo Santi i sindaci non hanno mai voluto affrontare una volta per tutte il tema del canile sanitario ed è in attesa di un loro riscontro alla sua proposta di realizzarne uno nell’ex campo nomadi della zona industriale di Schio. ‘Un’autorizzazione provisoria per il rifugio – ha sottolineato – esiste già dal 2010, ma le opere temporanee dovrebbero essere tolte dopo novanta giorni. E ancora dopo quasi 3 anni il canile funziona con provvedimenti provvisori del sindaco di Schio. Dopo 3 anni non può più essere considerata emergenza e mi chiedo se era proprio necessario affidare a un privato il canile sanitario’.

 

Ma dietro il canile Real Summano Santi intravede anche problemi di abusivismo edilizio: ‘ho scoperto che cose poco chiare stanno emergendo intorno al canile Real Summano – ha detto – che parrebbe non presentare le caratteristiche tecniche richieste dalla legge per svolgere la funzione di canile sanitario. Dopo anni di discussioni e polemiche tra sindaci mi sarei aspettato una soluzione conforme almeno dal punto di vista edilizio alla normativa nazionale e regionale sul randagismo. Invece ho scoperto che i box autorizzati per novanta giorni esistono in realtà da molto prima e i cani del sanitario stanno in altri box, regolarmente autorizzati, ma insieme a cani d’allevamento e questo suona come una furbata per gettare fumo negli occhi degli ignari cittadini rispettosi della legge’.

 

Anna Bianchini

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