Il volontariato continua a svolgere un ruolo fondamentale nel territorio fiorentino. Tuttavia “oggi attraversiamo un delicato momento di transizione: tanti volontari un po’ più anziani, che sono stati sempre lo zoccolo duro del nostro settore, e anche quelli sempre presenti, nell’ultimo anno hanno dovuto progressivamente lasciare il servizio per stare più vicino alla propria famiglia e in particolare prendersi cura dei nipoti. Con la crisi economica infatti molti genitori sono costretti a svolgere anche più lavori o a turni più lunghi, mancando quindi dalle proprie case e affidandosi e confidando sempre più nell’aiuto e nel valore dei nonni. Questo è un problema, perché vengono poi a mancare numerosi attori che ogni giorno potrebbero operano per le strade delle nostre città. Organizzare il normale servizio diventa pertanto sempre più complesso”. A dirlo è il presidente del Coordinamento Misericordie Andrea Ceccherini, in occasione della Giornata internazionale del volontariato.
“Durante la pandemia – continua Ceccherini – abbiamo visto una buona partecipazione da parte dei giovani, ma ancora non c’è stato quel completo ricambio generazionale che è invece urgente e necessario. Vogliamo fare oggi un appello alla partecipazione, rimarcando il valore etico ed umano del volontariato e anche l’essenzialità di tanti servizi che vengono portati avanti. Anche le Misericordie Fiorentine non si sono mai tirate indietro, rimanendo sempre vicino alle persone più deboli sia durante la pandemia sia adesso nel sostenere le famiglie da un punto di vista economico a seguito dei salati rincari energetici che hanno creato numerose complicazioni”.
Alla politica Ceccherini chiede “interventi e risposte concrete”: “Basta parole, annunci e promesse: stiamo attraversando un sentiero sempre più stretto e occorrono contromisure serie per il presente e il prossimo futuro. Non si può elogiare il volontariato nel momento del bisogno e poi abbandonarlo a sé stesso. Il nostro Coordinamento, come altre associazioni, è spesso l’anello di congiunzione imprescindibile con le richieste di aiuto della popolazione”.
I nonni lasciano il volontariato per occuparsi dei nipoti: “Non c’è ricambio generazionale”
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