Le bottigliette incendiarie, rinvenute sul posto dell’attentato non lasciano spazio ad altre ipotesi. Chi ha ‘avvisato’ l’appuntato dei carabinieri Simone Lorenzato, 46 anni, in servizio al nucleo Radiomobile della compagnia di Schio voleva lanciargli un messaggio forte e chiaro.
L’incendio è divampato ieri notte a Malo, in via Pisa 30. Gli attentatori sono entrati nel cortile dell’abitazione in cui vive il carabiniere, che dormiva mentre i malviventi davano fuoco alla sua Fiat Grande Punto. L’utilitaria è stata completamente distrutta dal rogo che ha svegliato di soprassalto l’intero quartiere. Il fuoco ha raggiunto anche la porta d’ingresso, una finestra ed il solaio dell’abitazione. A spegnere le fiamme, ci hanno poi pensato i vigili del fuoco del distaccamento di Schio che hanno rinvenuto le prove del dolo. Delle bottigliette incendiarie con residui di benzina.
I danni sono ingenti, ma soprattutto, quello che emerge è che chi è entrato in azione nel cuore della notte voleva fare le cose in grande stile. Le indagini sono adesso, in mano ai carabinieri di Schio e ai colleghi di Vicenza, che hanno già sentito la vittima del grave gesto intimidatorio per capire chi possa esserci dietro quello che è un attentato in piena regola. Una multa, una denuncia in stato di ebbrezza? Si indaga nell’attività dell’appuntato dei carabinieri, ma si scava anche nella sua vita privata senza escludere alcun dettaglio.
di redazione Thiene on line