Fnomceo: non è rischioso far rientrare i medici no vax
“Far tornare i medici non vaccinati al lavoro in questo momento non è rischioso. L’articolo 32 della Costituzione demanda al Parlamento la definizione del bilanciamento fra i diritti del singoli e quelli della comunità in materia di salute. Durante l’emergenza Covid tutti i partiti, con l’esclusione di Fratelli d’Italia, avevano ragionato sulla prevalenza del diritto della comunità. Adesso l’andamento della patologia è cambiato, per questo il governo propone al Parlamento l’adozione di un atto che ripristini il corretto funzionamento dell’articolo 32 della Costituzione”. Lo ha detto il presidente nazionale della Federazione nazionale degli ordini dei medici (Fnomceo), Filippo Anelli, intervenendo sullo stop all’obbligo vaccinale del personale sanitario. Rispondendo alla domanda sulla legge pugliese, che tiene lontani dai reparti più a rischio i medici non immunizzati, Anelli ha aggiunto che “non c’è conflitto fra norma nazionale e regionale. La prima disponeva che la vaccinazione fosse requisito indispensabile per esercitare la professione, e quindi sospendeva il personale no vax. La seconda non sospende, ma si limita a impedire ai medici non vaccinati di lavorare nei reparti più a rischio”. In Puglia i medici non vaccinati potranno quindi essere allontanati solo da alcuni reparti. “La norma nazionale durante l’emergenza ha funzionato bene – conclude Anelli -. Avevamo una media di 80 decessi al mese, che quella legge ha fermato. Ma adesso la situazione epidemiologica consente il ritorno alla normalità. Resteranno le mascherine e la prudenza”.
E’ scontro però tra la regione Puglia e il governo. Mentre sottosegretario Gemmato annuncia che il governo impugnerà la legge della Puglia che impedisce l’impiego dei medici non vaccinati contro il Covid-19, il governatore Emiliano va all’attacco:'”Gemmato è un politico di lungo corso e dovrebbe sapere che tra leggi nazionali e leggi regionali nelle materie concorrenti come la Sanità non c’è un rapporto di gerarchia che fa prevalere le prime sulle seconde, salvo che ci sia una lesione delle attribuzioni del Parlamento. Ma queste ultime devono essere impugnate tempestivamente dal Governo, fatto questo non avvenuto nel nostro caso, essendo la legge in questione del 2021″. Così il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, replica al sottosegretario alla Sanità che ha annunciato che il governo impugnerà la legge pugliese sull’obbligo vaccinale per gli operatori sanitari. “Prendo atto che Gemmato, farmacista – ha proseguito Emiliano – si cimenta in arditi ragionamenti giuridici annunciando l’impugnazione della legge pugliese, e così facendo fa fare al Governo del quale fa parte da qualche ora una pessima figura”. “I termini per l’impugnativa infatti sono ampiamente scaduti. Uno cosi dovrebbe immediatamente dimettersi per la sua inadeguatezza”, conclude il presidente della Regione Puglia.
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