Una sanzione da parte del garante della privacy per non aver utilizzato gli omissis e reso riconoscibile attraverso il numero di matricola la dipendente licenziata. Destinatario della multa da 3mila euro è stato il Comune di Thiene, che aveva pubblicato sull’albo pretorio la determina con tanto di codice matricolare che riguardava l’impiegata infedele. Si tratta della dipendente del municipio di Thiene che avrebbe sottratto la somma di 15.200 euro dalle casse comunali. Una vicenda che ebbe gli onori della cronaca durante il mandato del sindaco Giovanni Battista Casarotto, che una mattina, convocò la stampa dopo averlo fatto con la giunta, i consiglieri di maggioranza e minoranza .
Uno scandalo, che gettò nello sconforto amministratori e dirigenti, portandoli a denunciare l’impiegata dell’Ufficio Anagrafe accusata di furto. La donna ha patteggiato nel frattempo : era accusata di aver avrebbe sottratto oltre 15mila euro dalle casse comunali, eseguendo piccoli furti mentre sbrigava atti anagrafici, di cui avrebbe intascato i soldi per poi, annullare le pratiche. Questo lo avrebbe iniziato a fare nel 2015. La dipendente comunale venne licenziata senza preavviso.
A sollevare la questione con il Garante della Privacy è stata la stessa ex dipendente del municipio di Thiene, che ha a sua volta denunciato il Comune dell’Alto Vicentino per averla resa riconoscibile per quel codice numerico, che se alla gente comune non dice nulla, tra i dipendenti era decifrabile.
Nel frattempo, l’impiegata ha risarcito il danno, ha patteggiato la pena a 18 mesi e 26 giorni di reclusione con la pena sospesa.
di Redazione AltovicentinOnline