Avrebbe toccato nelle parti intime una 14enne nella sala gessi dell’ospedale di Schio, mentre le prendeva l’impronta del corsetto. Lei, costretta a stare immobile perchè il calco venisse bene. Con l’accusa di violenza sessuale, il giudice Massimo Gerace ieri ha rinviato a giudizio il tecnico o Simone Lo Verro, 43 anni.
I fatti risalgono al 17 dicembre del 2009 e si sarebbero ambientati nella sala “tecnici ortopedici” dell’ospedale di Schio, nel piano interrato del De Dellis. Il tecnico, secondo la procura di Vicenza, avrebbe prima rassicurato l’adolescente e poi si sarebbe inginocchiato davanti a lei, per effettuare l’impronta. Poi, le avrebbe spostato le mutandine e l’avrebbe toccata nelle parti intime. La vittima allora 14enne ha raccontato quanto subito alla mamma che ha poi accompagnato la figlia dai carabinieri della stazione di Schio che hanno svolto le indagini culminate ieri con la decisione di mandare a processo il tecnico che si è sempre difeso dalle accuse. Sarà il processo che inizierà a giugno a stabilire l’esatta verità dei fatti. L’uomo infatti, nega di aver spostato le mutandine della giovanissima paziente a scopo sessuale, ma solo per poter eseguire alla perfezione il calco per il gesso.
di Redazione Thiene on line