C’era una battuta che girava per Whatsapp un mese e mezzo fa subito dopo la morte di Piero Angela: “Oggi parleremo di quelli che scrivono post su di me ma quando andavo in onda, guardavano il Grande Fratello”. È simpatica e, come spesso accade, dietro a frasi del genere c’è sempre un fondo di verità. Ora che c’entra Piero Angela? È stato certamente un divulgatore scientifico molto apprezzato, uomo intelligente, giornalista acuto e con una voglia d’imparare infinita ma se fosse in vita, chissà come risponderebbe alle mistificazioni che si leggono in questi giorni su Samantha Cristoforetti, sui suoi capelli sparati nello spazio, ai dubbi sulla sua presenza nel cosmo e sul suo ritorno sul pianeta Terra. Ma, al solito, siamo davanti a una schiera di ignoranti che si vantano di esserlo. E credo sia la cosa peggiore. Umberto Eco, non uno qualsiasi, ha espresso un concetto forte e significativo: “I social media danno diritto di parola a legioni di imbecilli”. Mica gli si può dare torto, anche perché la dimostrazione più che quotidiana, è oraria se non ogni minuto. Siccome parleremo degli ignoranti, prima che qualcuno si offenda, diamo la definizione presa dalla Treccani, la nostra più famosa enciclopedia. O dubitiamo anche della Treccani? Ignorante: [dal lat. ignorans –antis, part. pres. di ignorare «ignorare»]. – 1. a. Che non conosce una determinata materia, che è in tutto o in parte digiuno di un determinato complesso di nozioni. Fatta questa premessa, possiamo parlare degli ignoranti non in senso dispregiativo ma di chi non sa.
Di recente, teorie (e prove) scientifiche sentenziate da Premi Nobel (!) sono messe in dubbio da un piccolo esercito di ignoranti, che cerca pure di convincerti della bontà delle sue teorie. Vedi i complottisti. Gli ignoranti mettono in dubbio tutto, non la loro ignoranza ovviamente, quando invece dovrebbe essere la prima preoccupazione. Ciascuno è libero di leggere quello che vuole, di aprire un libro, tenerlo chiuso, guardare alla televisione quel caspita che gli pare, “bombarsi” di stupidaggini dalla mattina alla sera. Ma, per piacere, almeno evitate di ostentare l’ignoranza perché ci si copre di ridicolo. Una volta era così: se non si sapeva si taceva per non fare brutta figura. Oggi, al contrario, più sparo stupidaggini e più mi sento bravo. Pancia in dentro e petto in fuori, a testa alta. Della serie, “A me Einstein fa un baffo”, “Galilei è un cretino”, “Newton non ha mai visto una mela in vita sua”. Parliamo di figure che hanno segnato la nostra umanità. Purtroppo l’ignoranza spadroneggia, fa la voce grossa.
Altovicentinonline ha fatto un articolo a riguardo della Cristoforetti, la prima donna italiana negli equipaggi dell’Agenzia spaziale europea e prima donna del continente comandante della Stazione spaziale internazionale, ma invece di essere considerata un vanto per il nostro paese, si sollevano dubbi sul fatto che sia andata sullo spazio, si parla di photoshop, di lacca sui capelli per spararli meglio e così via. E leggendo tra i commenti di casa nostra, si scopre un mondo vicino a noi. “Sono intorno a noi, in mezzo a noi” come cantava Frankie Hi-Nrg Mc nel suo successo Quelli che benpensano del 1997. Non servono lauree o master in Fisica per sapere che lassù non c’è l’effetto della forza gravità. Basta ricordarsi di una delle lezioni alle scuole medie. Non serve andare alla Nasa, basta aprire un libro oppure seguire una trasmissione televisiva utile (ne fanno eh, basta fare un po’ di zapping o controllare la lista dei programmi). A me vengono in mente delle domande: cosa vi spinge a sparare certe idiozie? Volete fare i bastian contrari a ogni costo? E perché? Non provate un minimo (un minimo, sia chiaro) di vergogna per la vostra ignoranza? Una volta, per chi ha una certa età come chi scrive, ti consigliavano di stare zitto se non sapevi. In un mondo dove tutto si ribalta, pure l’ignorante si trova a fare il capo-popolo. “Essere ignoranti non è tanto un peccato, quanto non essere disposti a imparare”. Firmato Benjamin Franklin, uno dei padri fondatori degli Stati Uniti e vissuto nel 1700: forse manco lui pensava che la sua frase sarebbe stata premonitrice dei tempi.
Alessandro Ragazzo