Un uomo di 48 anni mentre si trovava in una sala dell’Assessorato ai Servizi sociali di Varese si e’ cosparso del liquido infiammabile dandosi fuoco dopo aver pronunciato frasi sconnesse. Pare che all’origine della decisione vi siano difficolta’ economiche legate anche al mutuo per la casa. Ora e’ ricoverato in prognosi riservata con ustioni di terzo grado al volto e alle braccia ed e’ intossicato.

Secondo quanto ricostruito, l’uomo, algerino padre di due figli di 7 e 10 anni, stamattina era in attesa di un colloquio con gli addetti dell’Ufficio Servizi sociali minori e famiglie del Comune, in via Orrigoni, quando ha estratto una bottiglia colma di liquido infiammabile che si e’ rovesciato in testa prima di darsi fuoco davanti a moglie e figli. Il primo ad accorrere e’ stato un dipendente dell’Assessorato che ha preso un estintore per spegnere il fuoco che gia’ stava avvolgendo il 48enne mentre altri impiegati hanno allontanato la donna e i due bambini. Pochi minuti dopo e’ arrivata un’ambulanza con la quale e’ stato portato all’ospedale di Circolo per le prime cure in attesa di essere trasferito in un centro specializzato. Per quanto si apprende l’algerino abita in una casa di proprieta’ della quale sta ancora pagando il mutuo ma una serie di difficolta’ economiche lo avrebbero portato a non avere neppure i soldi per pagare le bollette. Il colloquio di stamani verteva, infatti, su un contatore condominiale in condivisione bloccato proprio per il mancato pagamento dei consumi. Difficolta’ economiche che sarebbero legate alla precarieta’ del lavoro. Descritto come persona estremamente tranquilla non avrebbe mai dato alcuna avvisaglia di quanto aveva in mente di fare.

(AGI)

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