Il calo del desiderio colpisce molti uomini e molte donne. Resta però un argomento di cui è difficile parlare – la libido ha un ruolo importante nel concetto di virilità – e affrontare.
Eppure, dietro a un basso desiderio sessuale, potrebbe non esserci solo una causa legata a un problema di uno o entrambi i partner, ma potrebbe nascondersi una motivazione collegata a una patologia dell’apparato riproduttivo, che deve essere scovata, trattata e curata.
Parliamo di calo del desiderio maschile con la dottoressa Ella Kinzikeeva, urologa e androloga presso l’ambulatorio Humanitas Medical Care di Arese.
Calo del desiderio nell’uomo: le cause
La libido in molti uomini può cambiare nel corso della propria vita: è normale, e può succedere a tutti che l’interesse sessuale cresca o diminuisca.
Una bassa libido potrebbe essere causata da:
- basso livello di testosterone. Quando i livelli di testosterone scendono, il desiderio di avere rapporti sessuali può diminuire;
- età. Con l’invecchiamento il testosterone diminuisce fisiologicamente. Tuttavia, in alcuni casi può ridursi al di sotto della norma anche nei giovani e provocare una riduzione del desiderio sessuale. In questo senso è fondamentale indagarne le cause;
- presenza di eventuali malattie croniche. Le persone con alcune patologie, come diabete, insufficienza renale, artrite, o cancro, possono subire un calo della libido;
- assunzione di alcuni farmaci. Medicinali per la chemio o radioterapia, antidolorifici come la morfina, ormoni utilizzati per curare il cancro alla prostata, possono abbassare i livelli di testosterone;
- problemi sessuali. In caso di difficoltà di erezione, eiaculazione precoce o ritardata, è comune vivere l’atto sessuale con ansia e non con piacere;
- depressione. Le persone depresse possono sperimentare una ridotta o completa mancanza di interesse per le attività che una volta trovavano piacevoli, sesso compreso;
- problematiche legate alla coppia;
- problemi di sonno. Ci sono studi che dimostrano che chi soffre di apnee notturne ha anche livelli ridotti di testosterone.
Quando andare dall’andrologo?
Quando si ha un basso livello di testosterone, i testicoli non riescono più a produrre una quantità sufficiente di questi ormoni. Il testosterone non è responsabile solo del desiderio sessuale, ma anche di diverse funzioni corporee come disturbi dell’eiaculazione, disfunzione erettile, problemi di fertilità, depressione, e influenza la composizione corporea e la salute delle ossa. È quindi importante rivolgersi allo specialista in presenza di questi sintomi.
Calo del desiderio: cosa fare?
La prima cosa da fare quando si è di fronte a un calo di desiderio è rivolgersi allo specialista, che ne dovrà individuare la causa. Per questo, il paziente verrà sottoposto a diversi accertamenti, tra i quali l’esame obiettivo per identificare la presenza di eventuali anomalie anatomiche – che possono essere collegate al calo del desiderio – e patologie concomitanti – verificando se la terapia in atto che potrebbe in qualche modo influenzare il problema.
Dopodiché, verranno prescritti esami di laboratorio come profilo ormonale testosterone, prolattina, FSH, LH e ormoni tiroidei, profilo glucidico, e se necessario, di tipo strumentale. come ecografia scrotale, apparato genito-urinario e/o tiroidea, o RMN sella turcica.
In caso il problema sia di origine psicogena, bisognerà sottoporre il paziente ad approccio psicologico e/o psichiatrico, sia individuale, sia di coppia, guidato da uno psicosessuologo.
Se invece dopo la prima valutazione si nota una causa organica o biologica con bassi valori del testosterone, dopo aver corretto eventuali terapie e lo stato metabolico del paziente – attraverso la riduzione di un’eventuale obesità, o il controllo il diabete, impostando attività fisica), in assenza di controindicazioni, verrà impostata una terapia farmacologica ormonale con modalità e formule adeguate.