Una ragazza veneta è stata sottoposta all’ospedale Niguarda di Milano ad un intervento salvavita per rimuovere un aneurisma gigante al cervello, di 4 centimetri, che aveva un rischio di rottura altissimo e che le provocava forti mal di testa. A salvare la vita della 24enne è stato un intervento durato sette ore eseguito con l’uso di un esoscopio chirurgico in 3D.
I medici dell’ospedale veneto non sono potuti intervenire chirurgicamente, come avviene nella maggior parte dei casi di aneurisma della carotide, con la chiusura endovascolare dell’arteria, perché nel test preliminare di chiusura vascolare la giovane diventava temporaneamente paralizzata sul lato sinistro del corpo. Gli specialisti si sono così rivolti alla Neurochirurgia di Niguarda. L’intervento, eseguito dall’équipe della Neurochirurgia a Niguarda, si è dimostrato, come previsto, molto complesso: ci sono volute 7 ore per chiudere temporaneamente la carotide, escludere l’aneurisma e ricostruire il corretto flusso nei vasi cerebrali.
“L’esoscopio chirurgico è una telecamera collegata a uno schermo ad alta risoluzione 4K e in 3D che permette una più alta definizione rispetto al tradizionale microscopio chirurgico” ha spiegato Davide Boeris, neurochirurgo del team che ha chiarito la tecnica utilizzata per l’intervento.
L’ esoscopio permette di visualizzare un campo operatorio di 1 cm su un monitor di 55 pollici (con diagonale di 140 cm) senza perdita di risoluzione. In questo modo i neurochirurghi operano in piedi guardando lo schermo davanti a loro senza bisogno di essere chinati sui binoculari del microscopio. All’ingrandimento si associa inoltre una maggiore profondità di campo grazie alla visione tridimensionale ottenuta tramite speciali occhiali visori che permettono alle immagini di proiettarsi fuori dallo schermo, in stile cinema 3D.
L’operazione è andata bene e dopo 10 giorni la 24enne è stata dimessa: non ha riportato alcun tipo di conseguenza dall’intervento ed è tornata alle sue normali attività quotidiane. (ANSA).