Un bilancio consuntivo 2021 con un risultato di amministrazione pari a 646.300,45 euro e un avanzo libero pari a 556.689,43 euro, grazie ai quali si è aperta la possibilità di assegnare a 25 Comuni una risorsa complessiva di circa 500mila euro che dovrà essere utilizzata dagli enti per il miglioramento ambientale.
Questi i numeri emersi durante l’assemblea soci del Bacino Imbrifero Montano (BIM) che raggruppa 25 Comuni (Arsiero, Asiago, Caltrano, Calvene, Cogollo del Cengio, Gallio, Laghi, Lastebasse, Lugo di Vicenza, Lusiana Conco, Marostica, Monte di Malo, Pedemonte, Piovene Rocchette, Posina, Recoaro, Roana, Rotzo, Santorso, Schio, Tonezza del Cimone, Torrebelvicino, Valdastico, Valli del Pasubio, Velo d’Astico) e che è guidato da un direttivo con alla presidenza il Sindaco di Schio Valter Orsi, coadiuvato dal Sindaco di Cogollo del Cengio Gildo Capovilla e dall’assessore di Lusiana Stefano Girardi.
Il BIM introita un piccolo sovracanone dalla rendita derivante dall’energia elettrica prodotta dalle centraline idrauliche, private e pubbliche, presenti sul territorio rappresentato. Queste risorse sono utilizzate per sostenere progettazioni e interventi volti alla miglioria ambientale o realizzazioni di impianti per la produzione di energia pulita e assegnate ai soci in base alla rappresentatività che la Legge attribuisce ad ognuno.
«Dal mio insediamento, avvenuto nel 2014 e rinnovato nel 2019, abbiamo lavorato per efficientare la struttura e la sua operatività di monitoraggio e controllo – dichiara Orsi –. Nel 2014 i dividendi ammontavano a circa 25mila euro, ma grazie al lavoro svolto siamo passati già dal 2016 a un dividendo di circa 500mila euro, dato che si è stabilito nel corso degli anni».
Durante l’ultima assemblea del BIM, poi, oltre ai singoli progetti comunali, sono state accolte due proposte che determinano anche la partenza di una politica unitaria d’area, che sono:
1) mille euro per un concorso che coinvolgerà tutti gli istituti scolastici comprensivi del territorio per la realizzazione di un logo che rappresenti il BIM. La cifra sarà assegnata all’istituto che proporrà l’idea migliore.
2) 30mila euro per iniziare un percorso triennale che vedrà incaricare un project manager allo scopo di mettere in rete le attività presenti sul territorio e dare inizio a una politica di promozione e valorizzazione turistica.
Il perimetro del BIM, infatti, coincide anche con buona parte del tracciato rientrante nel progetto “Alta Via della Grande Guerra”, in fase di realizzazione e finanziato dai Comuni, Provincia e Regione Veneto (un percorso in quota che unisce i 4 Ossari presenti sui nostri monti e disegna un quadrante ideale per poter essere promosso sia dal punto di vista storico che culturale, ma anche ambientale, ricettivo ed enogastronomico).
«Il BIM era ed è un Consorzio quasi sconosciuto – termina Orsi – ma il suo ruolo, seppur piccolo, sta contribuendo al sostegno dei Comuni sul tema della salvaguardia del territorio. Dal 2016 ad oggi sono stati assegnati oltre 2 milioni e 500mila euro di contributi, una piccola goccia che comunque può fare la differenza. Il BIM è di fatto un Consorzio che applica il principio di economia circolare, trae beneficio dall’energia pulita e investe sull’ambiente».