‘Era un appassionato di grafica e gli piaceva “giocare” con la lingua veneta. Gli era venuta l’idea di abbinare parole venete a loghi di streetwear famosi. Un esempio su tutti: da Napapijri a Napapina te dago è un attimo! Oppure da Vans a Vecio e ancora da Patagonia a Monte Suman! Aveva una pagina su Instagram, Anca Gnanca, dove postava tutte le sue grafiche, idee, sempre con grande intuizione e ironia. Credeva molto in questo progetto e ci lavorava appassionatamente. Così, assieme al papà di Mattia ci è venuta l’idea di onorare la sua memoria con un evento’. Evelina Cretella spiega così la voglia del memorial intitolato al figlio Mattia Grotto, che è stato un donatore di organi.
‘ L’evento è infatti organizzato dall’Aido e ne siamo tutti estremamente orgogliosi. Proprio grazie alla sezione provinciale di Vicenza, soprattutto alla Presidente Paola Beggio, siamo riusciti a creare questo piccolo momento che si terrà sabato in via del Parco a Thiene con inizio alle 15’ .
Mattia Grotto aveva 29 anni ed ha trovato la morte nella acque di Caorle. Era il 2 settembre del 2021, quando, in compagnia di due amici, stava facendo il bagno. Improvvisamente è sparito in mezzo al mare, un malore dal quale non si è più ripreso . Dopo giorni in cui la sua vita è stata appesa al filo sottilissimo del coma farmacologico, è spirato. Era ricoverato all’ospedale di Venezia, dove i medici avevano detto subito alla madre del giovane che erano davvero poche le speranze di vita.
Una tragedia che l’Altovicentino non ha dimenticato e mamma Evelina non vuole assolutamente che si faccia: ‘ Mio figlio era un donatore e l’evento di sabato è l’occasione per sensibilizzare soprattutto le nuove generazioni a quanto sia importante donare i propri organi. La Presidente Aido aprirà l’evento con un intervento proprio per lanciare questo messaggio di vita perchè donare se stessi può ridare la vita a qualcun altro, che attraverso te continuerà ad esistere. L’evento non è fine a se stesso. Si potrà portare a casa una sua t-shirt a fronte di un piccolo contributo all’Associazione, quindi c’è anche la possibilità di contribuire ad una giusta causa’.
Evelina Cretella, com’è la vita senza Mattia?
‘Lui è sempre con noi, ci manca ovviamente tanto fisicamente, abbiamo momenti di sconforto per non poterlo vedere e abbracciare ma sappiamo nel nostro cuore che è tornato “a casa” e che sta bene’.
Come si fa a trovare la forza per sopravvivere alla morte di un figlio?
‘Sopravvivo, ha detto bene. Mi stampo un sorriso sulla faccia e guardo avanti. Solo così posso onorare la sua vita, perché lui mi è sempre accanto’.
di Redazione AltovicentinOnline
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