Gli aumenti dei prezzi del gas e dell’energia stanno rischiando di mettere seriamente in ginocchio la nostra economia. Per questo motivo il Governo sta cercando con ogni mezzo di porvi rimedio, attuando un piano di intervento articolato su più livelli.

Le agevolazioni più importanti sono state indirizzate all’aiuto delle imprese energivore, ovvero quelle con un consumo medio di energia elettrica pari ad almeno 1 GWh/anno ed in possesso dei requisiti di cui al decreto Mide del 21.12.2017, che in Italia sono circa tremila, ed a quelle a forte consumo di gas naturale, concedendo un credito d’imposta pari al 20 per cento delle spese sostenute per la componente energetica acquistata nei primi due trimestri del 2022, qualora avessero subìto un incremento del costo per KWh superiore al 30 per cento relativo al medesimo periodo del 2019.

Il Legislatore, tuttavia, ha voluto prevedere un contributo straordinario, sempre sotto forma di credito d’imposta, anche a favore delle imprese non energivore e gasivore.

In particolare, gli articoli 3 e 4 D.L. 21/2022, cosiddetto Decreto Ucraina bis, hanno previsto per le imprese dotate di contatori di energia elettrica di potenza disponibile pari o superiore a 16,5 kW un beneficio, sotto forma di credito d’imposta, pari al 12% delle spese sostenute per la componente energetica acquistata ed effettivamente utilizzata nel 2022.

Condizione per l’accesso all’agevolazione è che i costi per kW/h della componente energia elettrica abbiano subìto, considerata la media del primo trimestre 2022, un incremento del costo per kW/h superiore al 30% relativo al primo trimestre 2019.

Il credito d’imposta è utilizzabile in compensazione tramite mod. F24 entro il 31.12.2022, oppure può essere ceduto ad altri soggetti, compresi gli istituti di credito e altri intermediari finanziari, previa apposizione del visto di conformità da parte di un professionista abilitato.

L’agevolazione non è tassabile ai fini delle imposte sui redditi ed IRAP, ed è cumulabile con altri benefici che abbiano ad oggetto i medesimi costi.

Analoghe agevolazioni sono previste per le imprese non gasivore che consumano gas naturale per usi energetici diversi dagli usi termoelettrici, pari al 20% delle spese sostenute per l’acquisto del gas naturale.

Per poter beneficiare del bonus è necessario che il prezzo del gas, calcolato come media riferita al primo trimestre 2022, abbia subìto un incremento superiore al 30% del corrispondente prezzo medio del primo trimestre 2019.

Ricordiamo che il Governo ha previsto anche la possibilità per le imprese di rateizzare fino a 24 rate mensili quanto dovuto per i consumi energetici di maggio e giugno 2022, con istanza che va indirizzata al proprio fornitore.

L’Agenzia delle Entrate, lo scorso 14 aprile, con la Risoluzione n. 18/E, ha già reso noti i codici tributo da utilizzare per compensare i crediti d’imposta.

Nel proprio intervento l’ente ha riconosciuto la possibilità di utilizzare in compensazione i crediti d’imposta anche in un momento antecedente rispetto alla conclusione del trimestre, a condizione che le spese siano state sostenute nel trimestre interessato e documentate mediante idonea fattura.

Fabrizio Carta

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