A Daniela Panariti, capo della lista Vivere Thiene, civica che appoggia la candidatura di Manuel Benetti sindaco, la copertura con le Ali di Farfalla proprio non piace. ‘Quella tettoia non risolverà il problema di un centro storico, che è già bello di suo e non aveva certo bisogno di quella copertura’.

‘Il nostro centro  è una perla pregiata, la condizione di deserto in cui versa il cuore pulsante della città non è certo dovuto a mancanza di cose belle di cui invece, abbonda – spiega la consulente aziendale, che tra tutte le donne in lista sta dimostrando grande carattere e autentica voglia di mettersi in gioco –  non servono grandi competenze amministrative per sapere che il dolore dei commercianti non è riconducibile alle condizioni del centro che è stupendo. I negozianti vogliono clienti,  vogliono eventi degni di una cittadina, che deve rinnovarsi con iniziative nuove, prendendo esempio da chi le ha già tentate con fortuna. I commercianti sono strozzati dalle tasse e dagli affitti alle stelle. Le vetrine vuote sono scoraggianti e non possono rimanere così, ma i costi mensili sono inaccessibili per chi vuole trovare il coraggio di avventurarsi nell’apertura di una nuova attività. Ma il centro ne ha bisogno, più scelta c’è, più sei attrattivo, ma è chiaro che sei costretto ad andare altrove se in centro non trovi sempre quello di cui hai bisogno. Serve un patto tra Comune e privati. Al di là di queste ‘Ali di Farfalle’, che dai commenti del web si capisce benissimo che non piacciono anche a chi non c’entra niente con le elezioni, era il caso di spendere quei soldi per una tettoia in un momento del genere? Mi auguro che si tratti di un progetto e non di qualcosa di già stabilito.  Soprattutto – incalza Panariti – non è questa la soluzione di un centro storico che va riportato in alto oltre le ali delle farfalle. Zorzan non ci ha spiegato, in qualità di assessore al Commercio, cosa si deve e può fare per sostenere il commercio. Su questo tema occorre un tavolo di discussione, che affronti veramente il problema nella sua sostanza, basta con gli spot elettorali, inaugurazioni, che guarda caso sono tutte spudoratamente fatte sotto elezioni, come se la gente fosse stupida. Serve riunire le associazioni di categoria, le associazioni di volontariato tutte, compreso il mondo dei ragazzi, che assieme ai più adulti possono fare da anello di congiunzione tra quello che va salvato delle tradizioni thienesi e quello che ormai ha stufato, che va cambiato adattandolo ai tempi moderni. A Thiene da decenni si fanno sempre le stesse manifestazioni. Non è più possibile. Si deve partire però, dall’ascolto di chi vive il problema ‘.

‘Qualcuno potrà accusarmi di fare campagna elettorale, certo che la faccio perchè devo farmi conoscere se voglio farmi eleggere, ma qui noto un atteggiamento di stasi, di chi non vuole capire che ci vuole energia nuova. Guardate i commenti sotto gli articoli sulle ‘Ali di Farfalle’, leggeteli, si sente chiaro il polso del cittadino medio, che vuole decisioni di cambiamento e non le solite inaugurazioni, in cui si dice al popolo quanto si è bravi  – conclude la leader di Vivere Thiene – . Non ascoltiamo idee innovative, solo vecchie cose spacciate per nuove per strategia elettorale, che smascheri subito. Qui ci si batte le mani da soli senza intravedere iniziative nuove. Se andasse tutto bene la gente non si ribellerebbe. Bisogna avere coraggio di questi tempi, Schio stessa è diventata molto più attrattiva e vivace, ma gli amministratori si sono messi in gioco, hanno studiato strategie per fare il meglio per il commercio. Anche lì il centro storico soffre, ma si vede una amministrazione più dinamica e più dialogante con il mondo degli esercenti’.

N.B.

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