“Con la circolare di ieri dell’INPS viene finalmente risolto il problema dell’attribuzione dell’assegno per i genitori separati o divorziati”.
Lo scrive in una nota la Presidente del Gruppo per le Autonomie, Julia Unterberger. “La norma sull’assegno unico prevede che sia dovuto in parti uguali ai genitori sperati o divorziati che hanno l’affido condiviso dei figli. L’affido condiviso è ormai la regola, però non tiene in considerazione il discorso della collocazione prevalente del figlio. In questo modo la divisione dell’assegno va a svantaggio del genitore con cui il figlio passa la maggior parte del suo tempo. In particolare, con la nuova norma sull’assegno unico, molte madri si sono ritrovate a ricevere importi più bassi di prima. Questo ha comprensibilmente portato a lamentele e proteste che sono state risolte con la circolare dell’INPS emanata ieri. Un ringraziamento particolare va alla vicepresidente dell’INPS Luisa Gnecchi e alla sua struttura, per il proficuo confronto che ha portato alla risoluzione del problema. Pur restando la regola base sulla divisione dell’assegno con l’affido condiviso, il Giudice, nel provvedimento di separazione o di divorzio, o le parti con un accordo scritto, possono indicare che l’assegno vada al genitore dove il figlio ha il collocamento prevalente. L’accordo scritto tra le parti ha lo stesso valore del provvedimento del Tribunale. Tutti i genitori che hanno già un tale provvedimento del tribunale o accordo scritto hanno diritto per intero all’assegno familiare. I genitori che si separeranno in futuro e presso i quali i figli sono collocati in via prioritaria devono assicurarsi che la clausola sia inserita nell’atto di separazione, di divorzio o in un eventuale accordo. L’auspicio è che la nuova direttiva venga applicata correttamente da tutti gli attori”, conclude la senatrice della SVP.