Alle prese con smartphone, tablet e computer, gli ultrasessantenni si stanno adeguando alle sfide digitali, per migliorare le relazioni sociali, vincere la solitudine, accedere a servizi di grande utilità. Tuttavia, bisogna fare attenzione anche agli aspetti pratici.
Alcuni consigli preziosi
Negli ultimi anni abbiamo assistito ad una forte evoluzione tecnologica e digitale in molteplici settori e particolarmente in quelli della informazione e comunicazione.
Le nuove generazioni “nascono” con lo smartphone, sono abili navigatori dei più svariati social network e costantemente connessi con il resto del mondo. E gli anziani? Come reagiscono le persone anziane nate e cresciute “con carta e matita” a questo costante bombardamento digitale? Forse ci sorprendiamo a scoprire che recenti ricerche mostrano che in Italia l’80% delle persone con più di sessant’anni ha utilizzato internet almeno una volta. Sicuramente è diversa la manualità con cui le persone più “mature” utilizzano i mezzi tecnologici rispetto alle nuove generazioni, ma gli anziani dimostrano una grandissima capacità di adattamento all’evoluzione della società, imparando a sfruttare in modo intelligente (forse più intelligente delle citate nuove generazioni..) i vantaggi che la tecnologia può offrire. Alcuni utilizzano il cellulare per tenersi in contatto con i famigliari che vivono lontano, altri imparano anche a mandare messaggi e ad effettuare videochiamate con l’estero, a inviare e- mail e fotografie. Questo ci fa capire l’importanza del telefonino (smartphone) per la persona anziana come potenziale strumento per combattere l’emarginazione sociale e l’isolamento. Gli over 65 si destreggiano bene anche con il computer, per accedere ai servizi sanitari (come lo scaricamento dei referti on line o prenotare una visita medica) o gestire a domicilio apparecchiature sanitarie o logistiche digitali per l’assistenza propria o di congiunti, ma anche per fare acquisti sugli e-commerce e per chattare sui social network.
Secondo i dati delle ricerche, ad oggi il 50,3% degli italiani sono iscritti a Facebook e di questi l’11% sono anziani. Un’indagine svolta dall’agenzia regionale sanitaria delle Marche in collaborazione con una Università inglese ha dimostrato che gli anziani che utilizzano i social network si sentono meno soli e che l’utilizzo dei social da parte delle persone anziane abbasserebbe di circa il 30% il rischio di ammalarsi di depressione. Altri sondaggi ci informano che si stanno sempre più diffondendo, tra le persone anziane, gli abbonamenti e la lettura on-line dei quotidiani. La pandemia da Covid-19 con i “lockdown” e le “zone rosse” ha dato un ulteriore impulso a queste forme di comunicazione digitale.
Una limitazione all’utilizzo da parte degli anziani di queste tecnologie è rappresentata da alcune patologie che sono più frequenti, se non esclusive, di questa tipologia di utenti. Non rari sono ad esempio i disturbi alle mani dovuti alla sindrome del tunnel carpale, alle contratture di Dupuytren, all’artrite reumatoide e all’artrosi delle articolazioni delle spalle e della colonna e ai diversi tipi di tremori.
Un interessante articolo su “Harvard Health Letter”, (marzo 2022) della Harvard Medical School di Boston, fornisce qualche consiglio pratico per chi, anziano o no, deve gestire l’uso dei dispositivi digitali, pur avendo patologie alle mani o altre situazioni che rendano problematico il loro uso. Eve Kennedy-Spaien, esperta in programmi di gestione del dolore, presso l’ospedale di riabilitazione Spaulding affiliato ad Harvard spiega che “ il problema è il movimento ripetitivo delle dita su una tastiera o l’allungamento delle dita su un mouse per direzionarlo; con un telefono o un tablet, è critico il movimento ripetitivo con una mano e la presa sostenuta con l’altra”. La stessa esperta ricorda e consiglia alcune piccole strategie che possono sembrare ad un primo approccio di poco valore ma che in realtà possono diventare preziosi consigli comportamentali soprattutto quando si passa molto tempo ad utilizzare strumenti digitali per lavoro, per comunicare con famigliari e amici, per esigenze sanitarie o amministrative o anche solo per hobby.
Distribuisci il lavoro. “Scrivi solo con il pollice o con l’indice? Questo può portare a lesioni da uso eccessivo. Invece, distribuisci il lavoro tra le dita e le mani. E’ utile alternare le dita che stanno facendo il lavoro”. “Se usi il mouse solo con la mano destra, prova a usare qualche volta la mano sinistra. Oppure cambia la mano che usi per tenere uno smartphone.”
Effettua pause “Utilizzare un computer o uno smartphone è un’attività sedentaria. Ti impedisce di essere attivo e limita il flusso di sangue alle tue mani, il che le rende più rigide e difficili da muovere. Per combatterlo, prenditi delle pause programmate prima ancora di sentire il bisogno di fermarti. Nel momento in cui le tue mani si lamentano, la situazione si è già aggravata e ci vuole più tempo per tenere sotto controllo il dolore e la rigidità e finisci per aver bisogno di una pausa più lunga”, dice sempre Kennedy-Spaien. “Fai una pausa di cinque minuti dopo 45 minuti di attività. Alzati, bevi un sorso d’acqua o fai qualsiasi cosa che cambi completamente la tua posizione.”
Mantieni flessibili i polsi e le mani “È importante mantenere i polsi e le mani agili. Inizia dai polsi, tenendo fermi gli avambracci e muovendo lentamente i pugni in cerchio. Quindi, apri e chiudi delicatamente i pugni, allungando le dita se puoi”. E ancora: “Assicurati che le dita siano allineate e si muovano insieme e che nessun dito stia andando avanti o indietro rispetto agli altri, il che può accadere quando hai l’artrite”, consiglia sempre Kennedy- Spaien.
Utilizzare la terapia del caldo o del freddo. Le terapie del calore e del freddo hanno usi diversi. Il calore è lenitivo e rilassa i muscoli. È utile prima di digitare o utilizzare il telefono per un periodo prolungato. “Fa bene alla rigidità ma non al gonfiore”, dice Kennedy-Spaien. “Il calore umido si fa più profondo nei tessuti e nelle articolazioni. È possibile ottenere calore umido da ammolli caldi per le mani o utilizzando guanti termici umidi da microonde.” Il ghiaccio è un antinfiammatorio e un antidolorifico. “È meglio per tendiniti o articolazioni gonfie e calde. E’ un aiuto dopo aver usato le mani per molto tempo “. Prova un impacco di ghiaccio, guanti per la terapia del freddo (con le confezioni di gel che tieni nel congelatore) o immergere le mani in acqua ghiacciata. Limita le sessioni di terapia a 20 minuti, per evitare di danneggiare la pelle.
Evitare posizioni scomode della mano Tenere o muovere le mani in modi innaturali può causare dolore. Ad esempio, forse stai raggiungendo il mouse con solo il polso; torci il polso mentre tieni lo smartphone; o appoggi il portatile sulle dita. Tutte queste attività mettono pressione sulle articolazioni e sui piccoli muscoli. “Usa i muscoli più grandi, come l’intero braccio, per muovere il mouse e tenere il peso lontano dalle dita”, suggerisce Kennedy-Spaien.
Per chi poi ha necessità di utilizzare per più ore ogni giorno apparecchi digitali, esistono anche alcuni strumenti che possono facilitare l’uso, sia intensivo che temporaneo: assistenti “virtuali” o funzionalità voce-testo che possono compiere in nostra vece determinate operazioni come inviare messaggi o e-mail tramite comandi vocali, archiviare etc..; un mouse comodo, uno stilo a presa larga, un supporto per smartphone, “poggiapolsi” di gel, una seduta comoda e attiva.