In Veneto ci sono 8.100 posti letto messi a disposizione dei profughi ucraini in fuga dalla guerra da parte 3.957 cittadini “a casa loro”. Lo sottolinea il governatore Luca Zaia durante il punto stampa di ieri a Palazzo Balbi. E’ invece di 412.000 euro la somma raccolta finora come donazioni di cittadini e imprese. “La situazione ci preoccupa- confida Zaia- Un milione di profughi in arrivo in qualche mese vuol dire che stiamo mettendo insieme almeno dieci anni di sbarchi a cui abbiamo assistito negli anni scorsi. In Veneto abbiamo 4.000 profughi certi e 19 persone ricoverate negli ospedali, 12 sono bimbi, molti oncologiche”. Ora “cerchiamo di chiudere la convenzione con gli albergatori a prezzo super-calmierato, cercheremo di dare ospitalità con pensione completa”. Dopo il Covid “questo non ci voleva”, dice poi Zaia, che si dice favorevole all’impiego dell’Esercito auspicato dal collega del Friuli Venezia Giulia Fedriga.

“E’ scontato, c’è bisogno dell’aiuto di tutti. Vorrei capire chi non è favorevole”, risponde a domanda il governatore leghista. Del resto, sottolinea, il nordest è la prima posta d’accesso per gli arrivi dall’Ucraina. “Siamo la seconda regione intercettata da questo flusso. La Lampedusa italiana è diventato il Friuli Venezia Giulia”.

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