Il lupo è stato reintrodotto in Italia dall’uomo? Siamo sicuri che facciamo una cosa buona quando diamo le molliche di pane agli uccelli? I pipistrelli si attaccano davvero ai capelli dell’uomo? Per la Giornata Mondiale della Fauna Selvatica 2022, che si è celebrata il 3 marzo scorso, l’Ente Nazionale Protezione Animali svela le 10 fake news più comuni sugli animali selvatici. Fauna selvatica che Enpa si impegna a tutelare ogni giorno, attraverso il lavoro degli operatori e dei volontari, attraverso i controlli delle Guardie Zoofile Enpa e attraverso l’operato dell’ufficio legale. Solo nel 2022 Enpa ha accudito circa 12600 animali selvatici, soccorso 6618 e liberati 6251.
“Sulla fauna selvatica si dicono, scrivono e pensano ogni giorno tante cose inesatte o sbagliate. Credenze- afferma Carla Rocchi, Presidente nazionale Enpa- che si trasformano in breve tempo in certezze. In alcuni casi la disinformazione può diventare realmente un’arma pericolosa rivolta contro gli animali, soprattutto quando è accompagnata da allarmismi ingiustificati. In questa giornata abbiamo voluto condividere quelle erronee consapevolezze che si sono consolidate nella cultura popolare. Un’occasione per ricordare quanto gli stereotipi e le etichette che troppo spesso attacchiamo a certe specie animali possano portarci lontano dalla realtà scientifica”.
1 – Il lupo non ulula alla luna. L’ululato è per il lupo principalmente un modo per comunicare con il proprio branco. Il lupo, tra l’altro, ulula sia di giorno che di notte e talvolta l’ululato coinvolge l’intero branco e serve a rafforzare il legame tra i membri. Nonostante l’idea che il lupo alzi la testa per rivolgersi alla luna sia molto romantica è totalmente infondata: lo fa semplicemente perché in quel modo il suono si propaga in modo migliore.
2 – Il lupo non è stato reintrodotto in natura. Né in Italia né in Europa si può parlare di lupi catturati, spostati e successivamente liberati con lo scopo di ripopolare aree particolari. In parole semplici: non è vero che il lupo è stato reintrodotto. L’Enpa da sempre è impegnata con azioni istituzionali e legali a difesa di questo preziosissimo predatore.
3 – I pipistrelli non si attaccano ai capelli. Il volo basso dei pipistrelli può dare l’impressione che siano diretti proprio verso la nostra testa, ma non è così. Inoltre, alcuni piccoli chirotteri appesi a testa in giù, prima di spiccare il volo si lasciano cadere per alcuni istanti dal punto in cui sono appollaiati. Come Enpa siamo partner della Associazione Tutela pipistrelli e i nostri Cras accolgono spesso esemplari orfani con traumi ma anche pipistrelli vittime di maltrattamento.
4 – L’istrice non lancia aculei. Quando si sentono minacciati, alzano gli aculei e li fanno vibrare, emettendo anche un rumore molto particolare. Può capitare che alcuni di essi si stacchino, ma non vengono di certo lanciati. L’istrice è spesso vittima di incidenti stradali e i Cras Enpa li ospitano spesso per rimetterli in sesto prima di rimetterli in libertà.
5 – La talpa non mangia le verdure dell’orto. La Talpa non si nutre di verdure ma di insetti, come i lombrichi: per questo scava gallerie. I cumuli di terra vicino alle gallerie sono un ottimo concime. Enpa tutela anche la piccola fauna che ha un ruolo molto importante per la biodiversità, come la talpa che, nutrendosi di insetti che vivono nel sottosuolo, aiuta inconsapevolmente la fertilizzazione del terreno.
6 – Agli uccelli non si devono dare molliche di pane. Le briciole di pane non hanno un vero potere calorifico. Provocano solo un senso di pienezza senza dare davvero l’energia necessaria. Ma non solo. Spesso il pane fa sentire l’uccellino assetato e questo lo porta a volare in cerca di acqua e a bere troppo. Soprattutto in inverno le conseguenze possono essere gravi. I Cras Enpa accolgono moltissimi uccelli che arrivano con intossicazioni alimentari dovute a carenze nutrizionali perché mangiano alimenti inappropriati come pane o latte. Tanti rimangono anche vittime di trappole per topi.
7 – Le meduse non sono tutte urticanti. In particolare, alcune specie molto presenti nel Mediterraneo, come la Cassiopea, non sono urticanti (salvo che non vi siano sensibilità particolari). La Cassiopea, inoltre, oltre ad essere innocua offre riparo sicuro ai piccoli pesci appena nati. L’Enpa ogni anno ricorda quanto sia fondamentale insegnare ai bambini, ma soprattutto ai genitori, a dire basta ai giochi con gli animali marini e di come retini e secchielli in realtà siano strumenti di tortura per gli animali marini. Insegnare il rispetto fin da piccoli è fondamentale!
8 – Le volpi non sono dannose: predano più topi dei gatti. Sono predatrici molto scaltre e catturano i topi con un salto di oltre un metro scendendo verticalmente su di loro. Le volpi sono molto spesso vittime di bracconaggio e bocconi avvelenati e i Cras Enpa ne accolgono tantissime, soprattutto i cuccioli.
9 – È il falco pellegrino, non il ghepardo, l’animale più veloce al mondo. Il Falco pellegrino, diffuso anche nel nostro Paese, può raggiungere infatti i 390 km all’ora in picchiata! È purtroppo spesso vittima di bracconaggio e degli insediamenti umani e i Cras Enpa accolgono molti falchi pellegrini.
10 – I pesci non sono muti. Alcuni pesci hanno la capacità di comunicare tra di loro attraverso i suoni. Numerose famiglie di pesci ossei hanno evoluto la capacità di emettere suoni, solitamente a bassa frequenza. Questi suoni, prodotti per compressione del gas, sono udibili anche dall’uomo e somigliano a degli schiocchi. Può sembrare incredibile, ma il mare non è affatto un ambiente silenzioso, anzi è un concerto di suoni di ogni tipo con i quali gli animali, come anche crostacei e cetacei, comunicano tra di loro qualsiasi tipo di informazione. L’Enpa partecipa a diversi progetti per la tutela dei mari e la lotta alle micro e macro plastiche, nemico numero uno degli abitanti dei mari.