Le feste di fine anno sono nemiche del sonno e, quindi, della salute. A lanciare un monito per gli ”attacchi” al sonno ristoratore che si realizzano tra gli eccessi del cenone, del pranzo e del veglione e’ Francesco Peverini, direttore scientifico della Fondazione per la Ricerca e la Cura dei Disturbi del Sonno, di Roma.

”Qualunque sia la nostra eta’, abbiamo una lunga serie di ragioni per manifestare un disturbo del sonno durante le festivita’ natalizie con tutta una serie di riflessi sulla nostra salute, ma anche sulla sicurezza per chi si mette alla guida con un accentuato aumento del rischio dicolpi di sonno al volante”, ha affermato Peverini. Senza dire, ha proseguito, ”i casi alimentati dalla frenesia per i regali, dalla preoccupazione di cucinare in tempo, dal pensiero di vedere tutti i parenti insieme fino alle spese: tutti elementi in grado di tenerci svegli piu’ del necessario”.

”Gia’ durante l’inverno”, ha rilevato lo specialista,”sono molto piu’ comuni le situazioni in cui e’ difficile dormire e cio’ potrebbe essere la spia di un disturbo affettivo chiamato SAD (disturbo affettivo stagionale) che si manifesta principalmente nelle giornate piu’ corte e con naturale mancanza di luce solare, come in questa stagione. Esiste anche il debito di sonno accumulato da chi vede alterato il proprio ritmo circadiano da un lavoro a turni e trova in questi giorni di riposo la possibilita’ di riequilibrare il proprio sonno con lunghe dormite con il desiderio di cristallizzare il tempo, necessita’ contrastata dal bisogno di essere presenti in famiglia”.

 Peverini ha spiegato che,”al di la’ della concitazione di questi giorni di festa, in cui potremmo avere l’esigenza di dormire meno, il sonno puo’ richiedere il suo pedaggio a causa degli eccessi alimentari o dell’aumentata assunzione di alcool, frequente durante le feste”. Ma non e’ finita. ”Se la carenza di sonno conduce ad un mancato controllo dell’appetito, alcuni studi dimostrano infatti che le persone che dormono meno sono spesso in sovrappeso, hanno una funzione endocrina instabile e ad intolleranza al glucosio e Diabete di tipo 2, una alimentazione troppo ricca di dolci, grassi ed alcool puo’ peggiorare i sintomi di una preesistente insonnia o causare un aggravamento del russare e delle apnee notturne”.

A tutto questo si aggiunge che ”durante l’inverno sono molto piu’ comuni le situazioni in cui e’ difficile dormire e cio’ potrebbe essere la spia di un disturbo affettivo, chiamato SAD-Disturbo affettivo stagionale che si manifesta principalmente nelle giornate piu’ corte e con naturale mancanza di luce solare, come in questa stagione”. Esiste poi”il debito di sonno accumulato da chi vede alterato il proprio ritmo circadiano da un lavoro a turni e dai viaggi e trova in questi giorni di riposo la possibilita’ di riequilibrare il proprio sonno con lunghe dormite con il desiderio di cristallizzare il tempo, necessita’ contrastata dal bisogno di essere presenti in famiglia”. (asca)

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