Quei maledetti chili di troppo non riusciamo a smaltirli? Ne parliamo con la Dott.ssa Federica Giambelli, biologa nutrizionista a cui abbiamo chiesto come possiamo rimediare agli eccessi accumulati durante le feste e che hanno lasciato traccia nel nostro corpo.

Intanto ci tranquillizza: ‘Se abbiamo decisamente sforato per i due o tre giorni delle Feste con pasti più ricchi rispetto alle esigenze del nostro organismo, probabilmente conditi in maniera più importante e composti di più portate, non abbiamo compromesso la nostra salute e la nostra forma se effettivamente durante l’anno mangiamo in maniera corretta’

SERVE SEGUIRE UNA DIETA DISINTOSSICANTE?

In realtà il nostro organismo è capace autonomamente di disintossicarsi perché ci pensano costantemente fegato e reni, ma se sentiamo comunque il bisogno di fare una dieta che ci alleggerisca un po’ possiamo prevedere due – tre giorni con un’alimentazione ricca di vegetali, comprese fonti proteiche di origine vegetale quali i legumi, in modo da avere un ottimale introito di acqua e sali minerali e non caricare eccessivamente la digestione, lasciando invece da parte dolci, cibi grassi e alcool con cui forse abbiamo esagerato nei giorni di festa.

SE INVECE CI SENTIAMO DI DOVER PERDERE QUALCHE CHILO?

Se si tratta di un paio di chili di cui ci siamo appesantiti durante questo periodo non si tratta in realtà di grasso accumulato, quanto più semplicemente di ritenzione di liquidi che, riprendendo un’alimentazione equilibrata ed eliminando gli eccessi delle feste, nel giro di qualche giorno se ne va.

Se invece i chili sono un po’ di più, e magari alla dieta ci pensiamo da tempo ma troviamo che questo sia il momento buono perché, si sa, a inizio anno è facile fare buoni propositi, anzitutto consiglio di affidarsi a mani esperte e soprattutto a persone che seguano diete equilibrate. E’ sempre bene fare una dieta bilanciata dove siano presenti in percentuali ottimali tutti i nutrienti essenziali.

COME DEVE ESSERE UNA DIETA BILANCIATA?

Prima di tutto una dieta deve essere studiata “su misura” per la persona che la richiede, tenendo conto di età, sesso, valutando lo stato di salute, le esigenze dettate dallo stile di vita. Calcolato il metabolismo basale, cioè il dispendio calorico dovuto al funzionamento dell’organismo in situazione di riposo, e il fabbisogno calorico giornaliero, che dipendono da vari parametri quali appunto età, sesso, tipo di lavoro che eventualmente si svolge, attività fisica che si è abituati a fare, la dieta deve prevedere circa un 60% di queste calorie derivate da carboidrati complessi, preferibilmente integrali (pane, pasta, riso, vari cereali, polenta, patate…), un 12 – 15% di calorie assunte da proteine (carne, pesce, uova, latticini, legumi) e un 25 – 28% di calorie derivate dai grassi, se possibile prevalentemente vegetali.

In questo panorama non devono mancare cinque porzioni giornaliere fra verdura e frutta, che apportano vitamine, sali minerali e fibre sia solubili che insolubili.

Diffidate di regimi alimentari particolarmente restrittivi a livello calorico, con i quali facilmente perderete peso ma soprattutto per perdita di massa magra (tessuto muscolare), e che vi porteranno anche ad una riduzione del metabolismo basale, per cui quando smetterete la dieta il peso facilmente aumenterà. Diffidate di diete che prevedano una forte restrizione nell’assunzione di una determinata categoria di nutrienti (spesso i carboidrati): la carenza di carboidrati può provocare uno stato di affaticamento a livello epatico, oltre che stanchezza, peggioramento dell’umore e più semplicemente fame!

Ultima cosa, ma non meno importante, imparate anche a distribuire i cibi nell’arco della giornata, facendo tre pasti (la colazione è a tutti gli effetti un pasto, e decisamente importante), e un paio di spuntini.

R.B.

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