E’ scattato finalmente il semaforo verde in Veneto per quanto riguarda l’inquinamento dell’aria. Ad aiutare la nostra regione che, gli scienziati medesimi definiscono per la sua particolare conformazione che rende difficile il suo ricambio di aria, unica nel mondo, è la mutazione delle condizioni metereologiche.

“La ventilazione in corso sta favorendo in queste ore la dispersione delle polveri sottili (Arpav ha evidenziato che il superamento dei limiti era attestato su valori di poco superiori alla norma), rendendo più sana l’aria che respiriamo”.

L’assessore all’Ambiente della Regione del Veneto Gianpaolo Bottacin commenta il nuovo bollettino di Arpav dove si legge che “la stabilità atmosferica che per più di due settimane ha interessato il Veneto e altre regioni del bacino padano si è attenuata mettendo fine al prolungato episodio di superamento dei limiti, che comunque si è attestato spesso su valori di poco superiori alla norma. Situazioni di prolungato superamento del limite sono tipiche di gennaio per tutto il bacino padano, la particolarità è invece che a causa della ventilazione che ha contraddistinto tutto il periodo, i valori si sono attestati spesso in prossimità del limite. A partire dai primi giorni di febbraio, il Veneto è stato interessato dal passaggio di alcuni impulsi di aria fredda in quota, associati ad una depressione sull’Europa orientale. Essi hanno determinato un calo delle temperature in quota, con conseguente attenuazione dell’inversione termica, e fasi di rinforzo dei venti anche in pianura, generando condizioni favorevoli al ricambio di massa d’aria e alla dispersione degli inquinanti. Nel fine settimana il tempo sarà variabile, la ventilazione sarà più modesta rispetto a giovedì, specie oggi e domani quando i venti saranno deboli o solo temporaneamente moderati. Le condizioni meteorologiche saranno quindi meno favorevoli alla dispersione degli inquinanti rispetto a giovedì, ma non particolarmente critiche per il ristagno. Dalla serata di domenica una nuova intensificazione dei venti potrà determinare nuovamente condizioni favorevoli al rimescolamento atmosferico e alla dispersione delle polveri sottili”.

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