Nelle ultime 24 ore in Veneto sono stati rilevati ben 16.602 positivi al Covid, “è il top score, quattro volte tanto le punte massime di dicembre 2020, e quelle erano giornate da 200 morti al giorno”. Lo comunica il presidente della Regione Veneto Luca Zaia, oggi in conferenza stampa da palazzo Balbi. I tamponi effettuati sono ben 153.227, e quindi il tasso di positività è al 10,83%: “Siamo sotto la media nazionale”. I soggetti attualmente positivi sono 124.359, i ricoverati sono 1.575 (+59), di cui 1.366 in area non critica (+50) e 209 in terapia intensiva (+9). I decessi registrati sono 28. L’incidenza è di 820,1 casi su 100.000 abitanti ogni sette giorni, l’occupazione dell’area non critica al 20,2%, quella della terapia intensiva al 19,4%, l’Rt è di 1,19. “Preghiamo di fare attenzione, non durerà mesi sta situazione, le curve dei ricoveri non sembrano più così cattive… Nei prossimi giorni proiezioni arrivano a 239 ricoverati in terapia intensiva, molti ma ancora sostenibili”, conclude Zaia.
Quarta dose
“La Francia ha dato il via libera alle quarte dosi da febbraio… Se è così, spero che la storia della terza dose non si ripeta in Italia, perché noi abbiamo perso tempo. Spero che ci sia la presa di coscienza anche in Italia che febbraio è dopodomani e che ci sono persone che hanno già completato il ciclo vaccinale da un anno”.
Ritorno a scuola
Se la scuola potrà riprendere in presenza, e con quali modalità, dovrà essere indicato dal Comitato tecnico scientifico. Lo afferma il presidente della Regione Veneto Luca Zaia, anticipando che oggi alle 14 parteciperà alla Conferenza dei presidenti delle Regioni, dove sosterrà la riapertura delle scuole “facendo autodiagnosi, screening e portando le mascherine”. I test in autodiagnosi, spiega Zaia, sono fondamentali perché altrimenti non sarebbe possibile garantire lo screening per tutti gli studenti. “In tempo di pace la sutura si fa in ambiente sterile, in guerra anche un po’ di grappa è un buon disinfettante”, afferma Zaia, secondo cui posto che “il molecolare è il golden standard”, bisogna “affrontare con coraggio” il tema dei test in autodiagnosi “nel dibattito relativo alle scuole”. Ciò detto, la proposta che la Regione Veneto porterà al tavolo “sarà innovativa”.
