Thiene si rende disponibile e fa la proposta all’Ulss 7 di trasferire nell’area di via Rasa l’hub vaccinale.
Coalizione civica all’attacco del sindaco Valter Orsi e Carlo Cunegato con Carlo De Zen non mollano la presa, dopo il diniego del Comune di Schio a rinnovare la disponibilità del Lanificio Conte, come sede vaccinale. Ma all’ultima riunione dell’esecutivo dei sindaci, è spuntata l’offerta del comune di Thiene, che non vuole scaricare tutto sul paese vicino, che ha già fatto la propria parte per la prima e seconda campagna vaccinale. A tendere la mano è stato il sindaco Giovanni Casarotto, che solidarizza con il collega Orsi, quando dice che tutti i comuni devono fare la loro parte perchè servono location vaccinali per l’intero Altovicentino e comprende che gli spazi ‘Shed’ sono stati preziosi per un’intero territorio, ma che adesso servono a Schio.
‘Abbiamo messo a disposizione dell’Ulss 7 gli ex uffici dell’Azienda sanitaria in via Rasa – ha detto il sindaco di Thiene, che si è dato subito da fare, quando ha saputo della scadenza della convenzione allo Shed – avevo riprovato a chiamare il titolare della Estel, che l’anno scorso si era reso disponibile, ma in questo periodo non può aiutarci. Anche se quella soluzione da me proposta nei mesi scorsi non era piaciuta dal dg Carlo Bramezza. Allora abbiamo pensato agli ex uffici amministrativi dell’Ulls in una zona, dove ci sono tantissimi parcheggi e l’utenza sarebbe comoda. Adesso aspettiamo il responso perchè non è facile. – continua Casarotto – Servono locali molto ampi, dove raggruppare tutte le risorse sanitarie e fare rispettare le norme di sicurezza’.
Querelle Orsi-Coalizione Civica
Continua, intanto, la polemica in seno al Comune di Schio tra il primo cittadino, messo sotto accusa dall’opposizione di Coalizione Civica. ‘Perchè spostare l’hub vaccinale dal Lanificio Conte? Era perfetta quella location, dati i parcheggi e le caratteristiche dell’area – insistono De Zen e Cunegato – ci piacerebbe sapere la decisione di indisponibilità, in un momento delicato come questo. Orsi dimostra ancora una volta la sua miopia, perché sembra non aver capito due cose. Da un lato la priorità assoluta della campagna vaccinale su ogni altra questione, per cui cambiare ciò che sta funzionando bene sembra francamente incomprensibile in un momento delicato come questo. Poi Orsi non difende gli interessi della nostra città. Moltissimi commercianti ci hanno chiamati increduli, perché il punto vaccinale allo Shed ha creato un inaspettato rinascimento della città. Da tutto l’Altovicentino le persone hanno conosciuto la bellezza del nostro centro, hanno frequentato i nostri negozi e i nostri locali, poi magari ci sono tornati. Non comprendere che il ritorno di decine di migliaia di persone a Schio per la terza dose è negli interessi di Schio è molto grave. Ci sembra davvero un autogol clamoroso quello del Sindaco Orsi che a parole si è sempre detto vicino a cittadini e commercianti (stanziando gli va riconosciuto poi a suo tempo anche fondi per il sostegno) ma poi nei fatti agisce non si sa in base a quale logica e soprattutto a quale priorità. La salute dovrebbe venire prima della ripartenza economica, se non c’è la prima non ci può essere la seconda. Parli con i commercianti del centro e chieda loro se sono felici della sua scelta. Gli Shed sono il luogo ideale per l’hub vaccinale per tante ragioni, gli eventi possono aspettare ancora qualche mese. Chiediamo, a nome di molti cittadini e commercianti, che il sindaco ritorni sui suoi passi e che il centro vaccinale rimanga dove è adesso’.
Sul punto Valter Orsi ha spiegato e rispiegato in più occasioni che quando non si pensava ad una terza dose, si erano già previste e programmate delle manifestazioni. ‘Lo Shed è della popolazione scledense, è uno spazio espositivo – ha detto – sono previsti eventi già dai primi di febbraio, per i quali il Comune si è già impegnato. ‘Troveremo un’altra soluzione – ha detto il primo cittadino, finito nel tritacarne mediatico anche per la questione-guardia medica – non costringeremo la popolazione ad andare a Basano o ad Asiago per un vaccino. Il problema non può essere solo di Schio, ma deve esserlo per tutti i comuni dell’Altovicentino, che devono collaborare’. E in questo gli è stato vicino sin da subito il sindaco di Thiene, che ne ha discusso con la sua giunta, ragionando su quegli uffici vuoti e ampi, che potrebbero andare bene come nuova hub vaccinale. Così anche Thiene farebbe la propria parte.
L’ultima parola, adesso toccherà alla dirigenza dell’Ulss 7.
di Redazione AltovicentinOnline