(Comunicato Stampa) “Ancora un cane ammazzato a fucilate da un cacciatore che poi se n’è andato senza prestare soccorso: la pettorina di riconoscimento è indispensabile per scoraggiare certi comportamenti criminali. Magari non sarà sufficiente, ma sarebbe un grosso passo in avanti, a tutela della sicurezza di tutti”. A rilanciare la proposta sono i Consiglieri regionali del Partito Democratico Andrea Zanoni e Anna Maria Bigon dopo quanto accaduto “A Villanova Marchesana, provincia di Rovigo, dove nel fine settimana un meticcio è stato ucciso fuori dalla propria abitazione con due fucilate, al corpo e alla testa. Un secondo cane sarebbe rimasto ferito in un altro ‘incidente’. “Siamo vicini ai proprietari: l’augurio – auspicano i due Consiglieri dem – è che i responsabili vengano presto rintracciati e denunciati. Certo, se indossassero una pettorina con un codice alfanumerico per il riconoscimento sarebbe più semplice. È un provvedimento di buon senso: altro che paragoni vergognosi con i deportati. In poche settimane c’è stato un cane ammazzato a Cavarzere sotto gli occhi della padrona e il padre con in braccio il figlio neonato ferito dai pallini da caccia a Fossalta di Piave. In entrambi i casi i responsabili sono scappati”. “Abbiamo da poco presentato una mozione – aggiungono in conclusione Zanoni e Bigon – dove si chiede anche di raddoppiare le distanze di sicurezza da edifici e strade nell’attività di caccia. Le associazioni venatorie dovrebbero essere le prime a ‘sponsorizzare’ queste proposte, così da allontanare le mele marce che si trovano al loro interno e danneggiano un’intera categoria”.
Comunicato stampa a cura della Regione Veneto