E` bufera a Zugliano , dove dall’inizio dell’anno scolastico un’alunna disabile della scuola media è confinata al piano terra, dove esistono solo l’aula di sostegno e la sala insegnanti, e non può partecipare alle lezioni che si svolgono ai piani superiori, perché il servoscala necessario per salire non è in sicurezza.
La segreteria della scuola aveva fatto richiesta al comune il 29 di giugno, facendo presente che il montacarichi non era dotato di dispositivo di sicurezza funzionante e che quindi non poteva essere utilizzato dalla ragazzina.
La prima chiamata del comune alla Consip, società incaricata di individuare la ditta di riparazioni autorizzata, risale al 10 settembre, pertanto sono passati inutilmente più di due mesi, che sarebbero stati utili per mandare avanti la cosa, come commenta la mamma della ragazzina, il cui nome non verra` citato per tutela dell’identità della bambina.
‘Il responsabile del comune da noi contattato – ha spiegato la mamma della bambina – ha ammesso la negligenza, ma all’arrivo del tecnico, la questione si è rivelata più complessa del previsto, ed i tempi inevitabili per procurare i pezzi di ricambio hanno dilatato il problema fino ad oggi’.
Purtroppo le lezioni che interesserebbero maggiormente l’alunna, quelle di educazione musicale ed educazione artistica, si svolgono al secondo piano in laboratori attrezzati, che difficilmente si possono spostare a piano terra, e anche la sua classe e` stata sistemata li`, pensando di muovere l’alunna meno possibile.
Solo dopo ripetute sollecitazioni della preside e dei genitori della ragazzina, il comune sembra ora aver fissato una data per la riparazione ’salvo imprevisti’, per porre rimedio finalmente alla prigionia della ragazzina.
‘Su questa vicenda c’è la massima attenzione da parte dell’amministrazione comunale – ha detto il vicesindaco Michele Pesavento – da sempre attenta alle esigenze di persone, soprattutto bambini con disabilità. Abbiamo avviato l’iter necessario perchè venga messo in sicurezza il servoscala e dare la possibilità alla bambina di accedere alle lezioni, nelle modalità di tutti i suoi compagni di scuola. Purtroppo – ha concluso Pesavento – ogni giorno abbiamo a che fare con una burocrazia che rende tutto complicato. Posso assicurare che da parte mia e di tutta l’amministrazione c’è la volontà di fare tutto nel più breve tempo possibile’.
U.D.A.