La Valdastico nord porta la guerra a Cogollo del Cengio. Gli attacchi e le risposte tra il sindaco Riccardo Calgaro e i consiglieri dell’opposizione con al centro la discussione sul prolungamento della A 31 nord non accennano a diminuire, anzi i toni si alzano e partono le sfide aperte. ‘Noi rinunciamo al gettone di presenza in consiglio, mentre sindaco e vicesindaco si dimezzano lo stipendio, o quantomeno lo riducono notevolmente’.
Alla base della bagarre che vede da un lato il primo cittadino e dall’altro i consiglieri di minoranza ci sono i malcontenti generati dalla non condivisione del tracciato della Valdastico nord e la gestione dell’informazione al pubblico. Ma la goccia che ha fatto traboccare il vaso è stata la frecciatina di Calgaro che aveva dichiarato che durante il dibattito sulla A31 in consiglio comunale ‘nessuno dell’opposizione era presente in aula perché erano usciti per protesta già al primo punto. Forse volevano solo prendere il gettone presenza’.
E’ stato chiaro fin da subito che l’uscita pungente del primo cittadino avrebbe acceso gli animi dei suoi oppositori, che pungolati nel vivo sono decisi non solo a replicare ma anche a rilanciare. ‘Noi della minoranza non andiamo in consiglio per i 17 euro lordi del gettone – ha spiegato Sofia Zordan, consigliere di minoranza – bensì per rappresentare la quasi metà del paese che ci ha eletti. Al prossimo consiglio comunale proporremo due cose. Da parte nostra – ha continuato – saremo disposti a rinunciare al gettone di presenza e contestualmente chiederemo ai consiglieri di maggioranza di fare altrettanto e a sindaco, vicesindaco e assessori di dimezzare il loro stipendio, o quantomeno di diminuirlo notevolmente, a favore delle casse comunali’.
Ciò che Sofia Zordan vuole puntualizzare è che il capogruppo di minoranza aveva annunciato apertamente la motivazione per cui sarebbero usciti dal consiglio lasciando comunque due sue rappresentanti in aula tra il pubblico: Sofia Zordan e Tatiana Busato, che spiegano ‘non ci sono state discussioni sull’autostrada mentre eravamo in aula’.
La minoranza comunque non punta il dito solamente contro il primo cittadino Calgaro, ma coinvolge l’intera giunta di assessori che sono stati eletti dai cittadini ma sembrano trincerarsi dietro la figura del loro leader mettendo così in ombra la loro figura. ‘Per quanto riguarda l’approvazione del tracciato – ha sottolineato Sofia Zordan – bisogna ricordare che la giunta include tecnici che conoscono bene il loro lavoro ed è strano che nessuno abbia mostrato titubanza in merito al progetto in corso. Abbiamo l’impressione che gli assessori si mettano silenziosi in secondo piano, invece che dare voce a chi li ha eletti’.
Anna Bianchini