Nel bilancio della Regione Veneto “non c’è alcun capitolo dedicato agli interventi per l’emergenza climatica: forse non volevano fare uno sgarbo al negazionista Bolsonaro, neocittadino Veneto“. Così Andrea Zanoni e Jonatan Montanariello, consiglieri regionali del Pd, bocciano commentano la manovra presentata ieri, in seconda commissione. “Ci sono investimenti, peraltro limitati, su risanamento dell’aria, trasporti, però manca un punto specifico sulle limitazioni di Co2. Siamo in piena emergenza climatica, basta vedere cosa sta accadendo in questi giorni in Sud Italia; dopo la sanità dovrebbe essere la preoccupazione principale e invece passa in cavalleria. È un bilancio del tutto simile ai precedenti, senza una vera svolta in campo ambientale e sulla sostenibilità”, rimproverano i due dem. “Anche per quanto riguarda il trasporto elettrico siamo indietro- sottolinea Zanoni- il Veneto è la Regione con meno colonnine per chilometro di autostrada, al momento unico parametro di riferimento. Non c’è un piano per finanziarle perché al momento, ha detto l’assessore De Berti, c’è un bando bloccato da Roma”. Però poi risulta “singolare che si spendano, è stato confermato nella seduta odierna, 65 milioni per una pista da bob che dopo le Olimpiadi sarà praticamente inutilizzata, ma non si prevede neanche un euro per le colonnine elettriche. È un metodo singolare per incoraggiare il rinnovamento del parco auto”. Il consigliere Pd avrebbe preferito vedere “capitoli consistenti sulla riconversione sia industriale che agricola, in chiave sostenibile per accelerare la decarbonizzazione; invece non c’è alcuna volontà politica di portare questi argomenti in primo piano”.

Zanoni richiama l’attenzione anche su una tabella sulla macroarea del ‘capitale naturale’ con tre caselle rosse, “che indicano un peggioramento per quanto riguarda rinnovabili e rifiuti: ho chiesto spiegazioni in merito ma ho ricevuto risposte molto vaghe”. Montanariello, che della commissione è vicepresidente, si sofferma sulla Missione 10, dedicata ai trasporti: “Negli obiettivi strategici ci aspettavamo di vedere qualcosa sulla tratta ferroviaria Chioggia-Venezia, tanto decantata dalla Regione in seguito al finanziamento per i treni ibridi, ma non c’è niente. In compenso vediamo altre tratte, confermando quel Veneto a doppia velocità, a conferma dello strabismo degli amministratori che sanno guardare solo alla parte nord della Regione”. Sempre negli obiettivi strategici, continua, “attendevamo qualcosa di diverso anche per quanto riguarda il trasporto pubblico locale, ad esempio un rafforzamento o redistribuzione delle spese storiche legate a concetti come qualità del servizio o dei passeggeri trasportati. Invece l’unica innovazione è promuovere la sperimentazione delle e-roads, strade dotate delle infrastrutture per la guida autonoma”.

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