Non si placano le polemiche dopo la manifestazione, andata in scena a Schio e a Santorso, dove oltre 2000 persone (il dato è stato fornito dalla Polizia Locale) hanno sfilato in un corteo organizzato dal Comitato per la Salute  Pubblica dell’Altovicentino. Sotto accusa i sindaci della conferenza e dell’Altovicentino, che hanno preso una posizione netta e dichiarata, senza probabilmente, comprendere quanto fosse importante per i cittadini averli al  loro fianco per un diritto alla Salute, che hanno dimostrato essere imprescindibile. I numeri hanno parlato eloquentemente dato che sabato a manifestare pacificamente c’erano persone numerose 4 volte in più del primo corteo. ‘Ho sempre votato a destra, ma il diritto alla Salute non dovrebbe avere colore politico perchè quando hai bisogno di cure sanitarie, non c’è distinzione di ‘bandiera’, nè puoi valutare il servizio secondo le simpatie politiche – sono le dichiarazioni di Francesco Sartori, 69 anni – . Prima o poi, tutti si ritrovano ad aver bisogno del proprio medico generico, di una corsa al pronto soccorso per una caduta o per un’ernia, che devi operare con urgenza. E’ vero che la sanità del Veneto è molto più buona di quella delle altre regioni ed io stimo anche il Governatore Luca Zaia per come ha gestito il Covid, ma è anche vero che i nostri servizi sono stati declassati già da prima della pandemia. Mentre in altre province la situazione si sta normalizzando, da noi non è così. Bisogna essere onesti intellettualmente per ammetterlo e sabato sono sceso in piazza per i miei diritti, non per partecipare ad una manifestazione politica. Era stato premesso che non lo era e davvero non ho capito perchè i nostri sindaci non ci fossero’.

Se i sindaci della conferenza hanno preferito disertare la manifestazione, che non era contro l’Ulss 7 o il dg Bramezza, per evitare di scontentare chi non era affatto bersaglio della manifestazione, hanno certamente scontentato i loro elettori e chi sfilava non si è negato ai giornalisti, ai quali ha sfogato un misto tra risentimento e delusione.

‘Forse non siamo in campagna elettorale e quindi hanno preferito fare altro – si avvicina una signora sulla cinquantina d’anni per dire la propria – . Dovrebbero vergognarsi perchè gli organizzatori lo avevano premesso in tutte le salse che il corteo non doveva essere contro nessuno, ma solo una dimostrazione da parte della popolazione, che voleva dare un segnale alla Regione. Un segnale che doveva solo dire: ‘Esistiamo’. Ma questi sono i nostri rappresentanti del popolo e poi, si chiedono perchè la gente non va a votare. Qui non si salva nessuno, destra, sinistra e civici sono tutti pronti ad ingannarti con false promesse per poi, abbandonarti una volta ottenuta quella sedia che gli dovrebbe essere tolta dal c. ‘.

Soddisfatti gli organizzatori della manifestazione, sorpresi per la massiccia presenza di cittadini arrivati davanti al Palaromare di Schio  da Malo,  Thiene, Zugliano, Velo d’Astico, Piovene, Arsiero e Pedemonte. Nella valle dell’Astico, i cittadini sono particolarmente arrabbiati per la situazione dei medici di famiglia, che mancano. ‘ Nelle nostre realtà, il medico di famiglia è prezioso per i nostri anziani – spiega Stefania M, 61 anni – . Ho due genitori anziani, che negli ultimi anni hanno vissuto non so quanti cambi. Abbiamo avuto anche dottori stranieri, che non conoscono bene la lingua italiana, vergognoso che i nostri sindaci non ci fossero. Eppure loro conoscono benissimo la situazione perchè l’abbiamo rappresentata tantissime volte. Nei piccoli centri si va perfino a bussare alla porta di casa del sindaco, sono come padri confessori. Oggi dovevano essere qui con noi, senza se e senza ma’.

Nessuno tra gli intervistati ha attaccato il personale medico, gli operatori ed il direttore generale: ‘Sarebbe da vigliacchi prendersela con loro, qui la situazione è allo sfascio da circa un decennio e siamo consapevoli che non dipende da questi ‘eroi’ che durante la pandemia, hanno salvato vite, sono stati trasferiti di reparto ed hanno affrontato una situazione più grande di loro.  – è un fiume in piena D.R., 52 anni  – Anzi, dobbiamo farci sentire anche per loro.  Ma siamo qui perchè abbiamo bisogno di essere rassicurati per il futuro, i sindaci dovevano esserci non per dire ai giornali che vanno d’accordo con il direttore generale, questo può anche non interessarci, dovevano parlare con noi, ascoltarci. Che stanno a fare in conferenza dei sindaci allora? Per scaldare la poltrona? Loro dovevano venire qui, ascoltare il nostro disagio e riferirlo ai vertici sanitari. Invece, sembra che vivano in un mondo loro, lontano dalla gente comune che ha dato loro fiducia e alla quale hanno saputo solo dire che ‘hanno un buon rapporto con Bramezza’. Si sono resi conto della brutta figura che hanno fatto in massa? E voi giornalisti siete troppo morbidi – conclude D.R. – ci avete deluso anche voi perchè spesso per compiacere loro sacrificate noi, che li paghiamo e li votiamo. Dovete scriverlo che ci hanno voltato le spalle e forse non si aspettavano che saremmo scesi in piazza così tanti. Voglio vedere chi avrà il coraggio tra loro di venirmi a chiedere il voto. Risponderemo: ‘Prego, vada a chiederlo a Bramezza’ ‘.

di Redazione AltovicentinOnline

Schio – Santorso. In migliaia al corteo per la sanità pubblica. Fotogallery

 

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