Un’amministrazione autoreferenziale, che porta a definire “vivace” una città che in realtà è un “dormitorio” e per pubblicizzare questa visione usa addirittura i soldi dei cittadini per stampare un giornale e distribuirlo casa per casa.
Daniele Apolloni, candidato sindaco alle amministrative di Thiene del 2022, torna a far sentire la sua voce e lo fa puntando il faro su alcuni temi cari ai thienesi, che l’anno prossimo dovranno andare alle urne ad eleggere i loro nuovi rappresentanti.
Commercio, vita sociale, la fusione della partecipata Avs con ViAcqua ed i soldi pubblici usati secondo Apolloni senza considerare il vero interesse dei cittadini, sono al centro di una dichiarazione dell’ex deputato, che dall’anno prossimo vuole guidare la città.
Apolloni ricorda anche il “tesoretto” che giace nelle casse comunali, quei 16 milioni di euro che l’assessore al Bilancio Giandomenico Simonato ha descritto come virtuosismo ma che più di qualcuno ha criticato, considerandolo addirittura come “soldi delle tasse che, se non sono stati usati, dovrebbero essere restituiti ai cittadini”.
Apolloni parte proprio dal periodico: “E’ Thiene è stampato e mandato, naturalmente a nostre spese o forse coi soldi del tesoretto o con il convincimento pubblicitario, a casa dei thienesi. E’ un’iniziativa comprensibile, di una giunta che tra qualche mese dovrà assoggettarsi al giudizio popolare. Riporta molte iniziative pubblicizzate e con grande enfasi dal sindaco Gianni Casarotto. Iniziative, alcune delle quali si potrebbero commentare in modo diverso con un occhio meno fieristico”.
L’ex deputato sottolinea con convinzione quelli che secondo lui sono gli errori della giunta Casarotto: “La città, che dal primo cittadino viene definita “vivace”, è in realtà un dormitorio, con un commercio agonizzante, presa d’assedio dai Centri Commerciali con mille piccole o grandi pecche che Casarotto cerca in vano di nascondere sotto le ovazioni dei suoi amici – ha evidenziato il candidato, mostrando di non condividere quanto fatto negli ultimi 10 anni dall’amministrazione – Purtroppo, e lo dico con un certo dispiacere perchè mi rendo conto che Casarotto e i suoi in questi anni hanno dato tutti loro stessi per riuscire a opporsi al degrado di Thiene, ma inutilmente”.
Tra i risultati negativi, Apolloni indica la fusione tra Avs e Acque Vicentine, le due partecipate per la gestione dell’acqua, che ora sono un’azienda unica che “costringe i thienesi a pagare con un aumento della bolletta la ristrutturazione del vecchio acquedotto vicentino e la costruzione dell’acquedotto di Dueville”.
Infine Apolloni critica il periodico, edito da un’azienda della provincia di Treviso: “Io al suo posto avrei cercato un editore o un pubblicitario di Thiene e non lo avrei mandato in giro a botteghe dicendo che era mandato dal Comune”.
di Redazione Altovicentinonline