Consumi, aderenza sul bagnato e rumore esterno da rotolamento i tre aspetti più importanti per la scelta dei copertoni.

Non solo gli elettrodomestici, anche gli pneumatici hanno l’etichetta. Nata per far conoscere al consumatore finale l’efficienza energetica della gomma ed altri importanti caratteristiche, l’etichettatura sarà obbligatoria a partire dal primo novembre. Un passo importante visto checirca il 20% del consumo di carburante di un veicolo dipende dagli pneumatici e, in particolare, dalla resistenza al rotolamento. Una migliore resistenza al rotolamento riduce il consumo di carburante e le emissioni di Co2.

 

Nella nuova etichettatura, spiega Altroconsumo, in pratica vengono valutati, con una scala di valori molto simile a quella utilizzata per le classi di efficienza energetica degli elettrodomestici, tre aspetti importanti per la scelta di un pneumatico. Il primo riguarda i consumi (resistenza al rotolamento). La resistenza al rotolamento è una forza che agisce in direzione opposta a quella di moto durante il rotolamento del pneumatico. In buona sostanza il pneumatico si deforma a causa del peso del veicolo e delle sollecitazioni dovute alla guida e queste deformazioni dissipano energia e quindi contribuiscono ad aumentare il consumo di carburante del veicolo.

 Pertanto una più bassa resistenza al rotolamento si traduce in minori consumi di carburante. Poi c’è l’aderenza su bagnato. E’ la logica conseguenza della capacità di frenare, ovvero di aderire su superfici bagnate. E’ un parametro che è stato giudicato dalla Commissione Europea come la situazione più rappresentativa per misurare la sicurezza stradale di un pneumatico. Il terzo elemento è il rumore esterno da rotolamento. E’ il rumore, prodotto dal pneumatico durante la marcia, che si percepisce all’esterno del veicolo.

 (Adnkronos)

Ti è piaciuto questo articolo? Condividilo su:
Stampa questa notizia